Tedici
– Jay Asher: Non puoi bloccare il futuro. Non puoi riavvolgere il passato.
L’unico modo per scoprire la verità è… premere Play.
Buongiorno
Stelline
^_^
Oggi per MOMENTI LIBROSI la recensione del libro Tredici
di Jay Asher,
finito di leggere nella prima settimana di Gennaio e di cui finalmente riesco a
scriverne la mia recensione.
TITOLO:
Tredici
AUTORE:
Jay Asher
EDITORE:
Mondadori Libri Spa
TITOLO
ORIGINALE: Thirteen Reasons Why
TRADUTTORE:
Lorenzo Borgotallo e Maria Carla Dallavalle
EDIZIONE:
Oscar Absolu
ANNO
COPYRIGHT: 2007
PAGINE:
229
PREZZO
DI COPERTINA: € 13,50 cartaceo
Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri
che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere
alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato
dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane
prima…
Clay
è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri,
Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma
dall’altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è
troppo forte.
Se
mi stai ascoltando sei arrivato troppo tardi
Per tutta la notte,
quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay
ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un
drammatico effetto valanga, la scelta di andarsene.
Tredici motivi,
tredici storie che coinvolgono Clay
e alcuni dei suoi compagni di scuola e che una volta ascoltati, sconvolgeranno
per sempre le loro esistenze.
Il narratore
principale della storia è Clay Jensen, ma non solo, il suo narrare si alterna
alla “voce” di Hannah, che attraverso un altro tipo di font e di stile,
racconta tutto quello che le è successo e che ruolo hanno avuto lui e alcuni
suoi compagni nella tremenda decisione di arrivare a togliersi la vita.
Tredici
è un libro reale e attuale per il tema delicato che tratta, ossia il bullismo e
mi sono decisa a leggerlo dopo aver visto la serie televisiva che s’ispira
proprio al romanzo.
Sinceramente è la
prima volta che preferisco una serie o un film a un libro: la serie mi è
sembrata molto più chiara e dettagliata rispetto al romanzo, il quale mi è
sembrato più confuso, veloce e non ha approfondito in modo più attento i temi
trattati nel libro stesso.
In ogni caso Tredici è un libro che parla di
bullismo, di disagio adolescenziale, di solitudine, di dolore e anche di morte,
molte problematiche che molti adolescenti vivono da parte di compagni di
scuola, dal branco, dai social stessi ( oggi). Sei etichettato, marchiato in un
modo che è difficile cancellare e tutti ti trattano proprio secondo l’etichetta
che ti hanno attaccato addosso, senza lasciarti la possibilità di parlare, di
spiegarti, ti portano a chiuderti sempre di più in te stesso, a isolarti dagli
altri, a camminare per i corridoi della scuola sentendo i risolini, le parole
sussurrate al tuo passaggio ma in un tono di voce apposta per farti sentire
cosa dicono, ti prendono in giro e tutto questo ha portato Hannah a un gesto
estremo.
Una storia attuale,
una storia in cui tantissimi ragazzi e ragazze possono immedesimarsi,
empatizzare con Hannah, seguire le sue narrazioni, percepire il suo malessere,
il suo dolore, la sua angoscia, portando a riflettere e a convincere che la
soluzione finale non è sicuramente il suicidio, ma parlarne con i genitori, gli
amici più stretti e veri, con persone più competenti che ti possono aiutare a
superare tutto.
Non si può mai
sapere con certezza che tipo di impatto ognuno di noi può avere sugli altri.
Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure, questo impatto esiste eccome.
Per questi motivi,
nonostante non mi abbia fatto impazzire come lettura, mi sento comunque di
consigliarla ai ragazzi, ma non solo, anche ai genitori di figli adolescenti e
persone adulte per capire effettivamente quali sono le emozioni e i dolori
vissuti da una ragazzina nei corridoi di scuola e con i compagni di scuola.
Un romanzo, tutto
sommato, interessante, non coinvolgente al cento per cento, ma istruttivo, di
lettura facile, non utilizza espressioni o parole particolarmente difficili. Sono
tutte situazioni, passi e frasi che vanno lette con attenzione e spesso si
riesce a percepire il malessere, il dolore e anche la rabbia di Hannah e si
vorrebbe fare qualcosa per aiutarla, entrare nel libro per abbracciarla e per
dirle che è bellissima, che non è sola, che ci sono i suoi genitori e persone
che le vogliono molto bene e vorrebbero avere una possibilità con lei di farsi
conoscere…
L’AUTORE
Jay Asher vive in
California, è stato bibliotecario e libraio in ogni tipo di libreria, da quelle
indipendenti a quelle di catena. Tredici è il suo romanzo d’esordio e, fin
dalla pubblicazione, nel 2007, è stabilmente nella classifica dei bestseller
del “New York Times”.
Voi lo avete letto?
Cosa ne pensate? Fatemi sapere nei commenti!
Vi mando un bacione
e alla prossima!
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Ciao! Grazie per il suggerimento.
RispondiEliminaper il tipo di lettura, è sicuramente molto attuale, e se riesco a trovarlo, cercherò di prenderlo. Però, non ho voluto leggere la trama per non bruciare le tappe.
Grazie mille a te se lo leggerai e fammi sapere cosa ne pensi!!
EliminaUn bacione
Dany