Sei di Corvi – Leigh Bardugo: Sei Pericolosi fuorilegge. Un
colpo impossibile e un migliaio di modi in cui il loro folle piano può finire
male.
Buongiorno Stelline!
Oggi parliamo della mia ultima
lettura e si tratta del romanzo Sei di
Corvi di Leigh Bardugo, un libro di cui ho tanto sentito parlare e
che trovai nella Dreamer Whale di Settembre e Ottobre dell’anno scorso e che
uscii anche in libreria il 24 settembre 2019.
Sei
di Corvi è il primo libro di una duologia che ha come ambientazione il
mondo del Grishaverse. Ma cos’è? Un mondo di cui la Bardugo ha ampiamente
parlato nella sua precedente trilogia (qui in Italia finalmente dovrebbe
arrivare la trilogia completa) ma stando a molte indiscrezioni e commenti
trovati in giro per il web e soffermandomi soprattutto sulla recensione di una
delle mie booktuber preferite, sembra che si possa tranquillamente leggere la
duologia di Six of Crows e che si riesca a comprendere abbastanza bene il mondo
in cui è ambientato e così è stato! Sicuramente vorrei leggere la trilogia,
appena uscirà completa in Italiano, per approfondire meglio il mondo creato
dall’autrice.
Titolo: Sei di
Corvi
Autore: Leigh
Bardugo
Editore: Mondadori
Libri
Serie: Six of
Crows #1
Genere: Fantasy, Young Adult
Pagine: 404
Titolo
Originale: Six of Crows
Traduzione: Fabio
Parrachini e Lorenza Pellegri
Prezzo
di Copertina: € 17,90
Sei
di Corvi è composto in tutto da 46 capitoli divisi in sei
parti:
·
Prima
Parte: Traffici nell’Ombra
·
Seconda
parte: Serva e Musa
·
Terza
parte: Disperato
·
Quarta
parte: Il trucco per cadere
·
Quinta
parte: Il ghiaccio non perdona
·
Sesta
parte: Ladri come si deve
A Ketterdam, centro di scambi
commerciali internazionali, non c’è nulla che non possa essere comprato e
nessuno lo sa meglio di Kaz Bekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del
Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e
violenza.
Ma chi è Kaz? Il protagonista della
storia, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un
grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine,
traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera
e un bastone decorato con una testa di corvo.
Un giorno Kaz viene avvicinato da
uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una
ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Corte di
Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione
impossibile che Kaz non affronterà da solo, ma assolderà cinque compagni di
avventura: un detenuto con sete di vendetta (Matthias), un tiratore scelto con
il vizio del gioco ( Jesper), uno scappato di casa con un passato privilegiato
( Wylan), una spia che tutti chiamano Lo Spettro (Inej) e una ragazza dotata di
poteri magici ( Nina). I cinque compagni saranno dei ladri e dei delinquenti
con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno
davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa e con loro è
pronto a tentare l’ambizioso e azzardato colpo.
Per riuscire a completare la
missione, Kaz e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a
fidarsi l’uno dell’altro, perché il loro potenziale può condurli a compiere
grandi cose, ma anche provocare grossi danni.
“Ogni uomo è una
cassaforte di segreti e desideri. Ora, ci sono quelli che usano modi brutali,
ma io preferisco un approccio più gentile: la giusta pressione esercitata al
momento giusto, nel posto giusto. E’ una cosa delicata.”
Quando ho trovato SEI DI CORVI nella box dell’anno scorso
della Dreamer Whale, ero davvero felicissima perché ne avevo tanto sentito
parlare che mi era venuta voglia di leggerlo e lo avevo inserito nella mia
lista di libri che vorrei acquistare o almeno leggere.
Le mie aspettative su questo
romanzo erano veramente altissime ed ero assolutamente curiosa di leggere e
scoprire lo stile della Bardugo, poiché la sua fama la precede e non vedevo
l’ora di leggere qualche suo romanzo. Dall’altra parte però avevo un po’ di
timore nel non riuscire a “entrare” nella storia e familiarizzare con i
personaggi, non avendo letto la precedente trilogia. Infatti, entrambe le serie
sono ambientate nel mondo Grisha e gli avvenimenti narrati in Sei di Corvi
avvengono due anni dopo di quelli della trilogia precedente. La stessa autrice
ha rassicurato i lettori dicendo che le due serie possono essere lette senza un
ordine preciso, ma sinceramente è stato un po’ complicato e confuso l’inizio
nell’ambientazione e nel capire effettivamente il mondo in cui ci troviamo con
la storia di Sei di Corvi, infatti, la parte iniziale, per me, è stata un
pochino lenta ma continuando la lettura, ho familiarizzato e capito di più e il
worldbuilding è diventato più chiaro e familiare e sono riuscita a collocare e
capire i vari personaggi della storia, anche se leggerò sicuramente la
precedente trilogia per capire appieno il mondo descritto, e aspetterò che
escano i tre libri qui in Italia.
Si tratta di un fantasy e Young
Adult molto originale, una storia interessante e appassionante, non ha nessun
cliché dei soliti libri dello stesso genere: non c’è un prescelto, un eroe che
salva e risolve tutta la situazione, non ci sono insta love e non c’è un
triangolo amoroso e un protagonista assoluto che scopre chissà cosa, ma vi è un
gruppo di ragazzi che dovranno compiere una missione alquanto impossibile.
Ed è proprio la Missione, il
punto focale della storia, l’obiettivo che i nostri sei amici dovranno portare
a termine e dove tutti loro non hanno niente da perdere se non la loro stessa
vita, fatta di crimini e di vita di strada creando altri elementi importanti e
fondamentali di questa storia: l’amicizia, la collaborazione, il rispetto e gli
affetti che nascono o si sviluppano tra i sei personaggi durante il compimento
di tale missione.
Lo stile di Leigh Bardugo mi ha
colpito molto, l’ho trovato originale, con un linguaggio ricco, vivace, di registro
quotidiano e colloquiale, dove vi sono sia sequenze narrative, sia descrittive
e dialogiche che rendono il ritmo scorrevole e appassionante (anche se
all’inizio per me è stato un pochino lento).
L’azione c’è, è presente ma non
ci saranno intuizioni o presentimenti durante la lettura, ma si vivrà la storia
e ci si muoverà “insieme” ai protagonisti, come se fossimo lì anche noi a
compiere quella missione che porterà il lettore a vivere un’avventura
adrenalinica e piena di tensione.
L’aspettativa che avevo per
questo romanzo era davvero alta, dopo l’entusiasmo percepito da moltissime
persone che l’hanno letto prima di me e alla fine del libro posso dire che non
è stata tradita ma mi ha soddisfatto la storia, mi è piaciuta tantissimo la
caratterizzazione dei personaggi, tutti completamente diversi tra di loro, di
diverse etnie, diverse capacità particolari, diversi stili di vita e
orientamenti sessuali che danno vita a figure concrete, che non confondono
minimamente il lettore perché il quadro psicologico di ognuno è chiaro e ben
caratterizzato e che rendono ancora di più questo romanzo appassionante e
avvincente.
In Sei di Corvi vi è una logicità nella conduzione e nello sviluppo
della storia, vi è coerenza fra i piani narrativi, non vi sono stravaganze senza
senso e soprattutto le azioni e le reazioni non fuoriescono assolutamente dal
binario della narrazione e i dialoghi sono assolutamente efficaci, convincenti
e mai banali o superficiali.
Come vi ho accennato prima, il
Worldbuilding è davvero particolare, ben descritto e caratterizzato che porta a
una certa curiosità nello scoprire qualcosa di più e nel viverlo insieme ai
personaggi.
Sicuramente una storia
avvincente, appassionante e coinvolgente che non mi ha portato sicuramente a
subordinare ogni mio interesse (non potendo dedicarmi solo alla lettura visto
le mille cose che ho sempre da fare durante il giorno) ma avevo sempre piacere
e voglia di proseguire la lettura dei miei sei nuovi amici. Ho provato empatia
per loro, li ho amati, mi sono sentita coinvolta nella storia di ognuno e
sicuramente è Kaz il personaggio che più ho amato all’interno della narrazione
e mi ha appassionato alla vicenda; mi sono piaciuti tantissimo tutte le parti
di Kaz con Inej, tra loro c’è un affetto speciale e particolare, non rivelato
ma sicuramente percepito nelle loro azioni, durante la lettura. Mentre chi non
mi convinceva all’inizio, era Nina, ma nel corso della narrazione si è rivelata
una bella persona e un bel personaggio che mi ha incuriosito e appassionato
soprattutto nella sua relazione con Matthias, sempre in burrasca, ma con un
fondo di amore e protezione l’uno nell’altro ed è uno degli aspetti che spero
si approfondiscano con il secondo libro.
“Tutto era
cominciato con una tempesta, e in un certo senso quella tempesta non era mai
finita. Nina era stata soffiata dentro la sua vita insieme al vento e alla
pioggia e aveva fatto ruotare il suo mondo. Da allora, lui non aveva più
ritrovato un equilibrio”.
In Sei di Corvi ho trovato amicizie, bugie, intrighi e sotterfugi
tutti da scoprire. Niente è come sembra, le carte in tavola possono cambiare in
qualsiasi momento e l’effetto sorpresa c’è, anche se, sinceramente non mi ha
particolarmente sconvolto, ma mi ha comunque lasciato il segno a lettura
conclusa e ho dovuto aspettare qualche giorno prima di iniziare a leggere un
altro libro perché ero ancora coinvolta in questa storia e non riuscivo a
concentrarmi su altre situazioni o personaggi, dovevo prima smaltire i
sentimenti provati per questo libro.
Fisicamente il libro è davvero
bellissimo, ha una copertina semplicemente stupenda con la costina della stessa
curata nello stile e al di sotto un libro elegante, molto bello e senza la sovra
coperta (che io tolgo sempre in fase di lettura per paura di rovinarla) fa la
sua bella figura.
Sia nella parte iniziale sia in
quella finale vi è un bellissimo disegno di un corvo che beve in un bicchiere
con la scritta “Nessun Rimpianto” (nell’apertura del libro) e “Nessun Funerale”
(nella chiusura del libro) e all’inizio vi sono due mappe fondamentali da
consultare durante la lettura.
Un libro davvero bello di cui
consiglio la lettura a tutti gli amanti del genere fantasy pieno di azione e
avventura e non vedo l’ora di leggere il secondo della duologia “Il Regno
Corrotto” che ho già sullo scaffale che attende il momento giusto per essere
letto (prestissimo!).
Leigh
Bardugo è nata a Gerusalemme ma cresciuta a Los Angeles, si è
laureata a Yale e ha lavorato, tra le altre cose, nella pubblicità e nel
giornalismo. E’ una scrittrice conosciuta e amata in tutto il mondo per le sue
saghe ambientate nel suggestivo mondo Grishaverse, dalle quali Netflix sta
sviluppando una serie televisiva. E’ la prima volta che leggo un romanzo di
questa scrittrice e mi ha colpito moltissimo per il suo stile e per quello che
ha saputo suscitare in me durante la lettura della sua meravigliosa storia e
non vedo l’ora di leggere il secondo libro della duologia e sicuramente leggerò
altri suoi romanzi e approfondirò quest’autrice che a primo impatto ha saputo
conquistarmi e incuriosirmi!
Stelline, la recensione di Sei di
Corvi di Leight Bardugo finisce qui. Voi avete letto il libro? Chi vorrebbe
leggerlo? Chi lo sta leggendo? Cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!
Vi mando un bacione e alla
prossima!
SERIE DI SIX OF CROWS
1.
Sei di
Corvi
2.
Il Regno
Corrotto
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