“La guerra è guerra. Non esiste un
modo sicuro per combatterla”
Buonasera
Stelline!
Torno sul blog con
la recensione dell’ultimo libro che ho letto e terminato proprio oggi
pomeriggio, un libro che mi ha impegnato per gran parte di questo mesi di
ottobre e che non mi ha permesso di completare la mia TBR del mese ( qui per
leggere il post inerente)
Il libro di cui vi
parlo oggi è LA CADUTA DEI GIGANTI di KEN FOLLETT, primo libro della The Century Trilogy.
Titolo: La Caduta dei Giganti
Autore: Ken Follett
Serie:
The Century Trilogy ( primo libro)
Genere:
Narrativa Storica
Editore:
Mondadori Libri.
Trama:
I destini di cinque famiglie si
intrecciano inesorabilmente attraverso due continenti sullo sfondo dei
drammatici eventi scatenati dallo scoppio della prima guerra mondiale e dalla
rivoluzione russa. Tutto ha inizio nel 1911, il giorno dell'incoronazione di
Giorgio V nell'abbazia di Westminster a Londra. Quello stesso 22 giugno ad
Aberowen, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in
miniera. La sua vita sembrerebbe segnata. Amore e inimicizia legano la sua
famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera e tra le
famiglie più ricche d'Inghilterra. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e
battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora
dell'affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all'ambasciata di Londra. Le
loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente
americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli
Grigorij e Lev Peskov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio
della guerra e della rivoluzione. Dalle miniere di carbone ai candelabri
scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei
potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si
muove incessantemente fra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ne sono
protagonisti ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e
volitive e sopra tutto e tutti le conseguenze della guerra per chi la fa e per
chi resta a casa.