“Ogni uomo è prigioniero di una gabbia che si è costruito da sé”
Buongiorno Stelline e Bentornate sul mio Blog!
Anche questa
recensione è iniziata in modo diverso rispetto alle mie precedenti e credo che
iniziare a scrivere una citazione che trovo perfetta per rappresentare tutto il
romanzo, mi piaccia molto di più e la faccia sentire più personale e “sentita”,
che seguendo il classico schema e scaletta che ho sempre utilizzato per tutte
le recensioni che ho scritto prima di queste ultime due inerenti alle mie
ultime letture (l’altra era quella del libro Venti di Tempesta di Charlotte
Link che vi lascio QUI se volete).
Oggi parliamo di un e-book
che ho letto tra agosto e la prima settimana di settembre e di cui finalmente
riesco a scriverne la mia personale recensione. Il libro in questione è LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE di
Suart Turton.
Le
Sette Morti di Evelyn Hardcastle è uno dei più famosi
e chiacchierati dell’anno di uscita del libro stesso e finalmente l’ho letto;
lo so, sono un po’ in ritardo rispetto al resto del mondo dei lettori, ma
finalmente ce l’ho fatta e l’ho letto!
Un libro edito dalla Neri Pozza Editore, uscito il 28 Marzo del 2019, che potete trovare sia in cartaceo sia in e-book al prezzo di € 9,99 ( e-book) e € 17,10 ( copertina flessibile).
“Cerco un mondo più luminoso nascosto dietro questo, immagino
Blackheath incendiata, coronata di fiamme e ammantata di fuoco. Vedo bruciare
il cielo plumbeo, vedo cenere nera cadere a terra come neve. Immagino una
realtà ricreata, sia pure solo per un istante”
Blackheath House è una maestosa residenza di campagna
cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale
dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al
ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle.
Gli ospiti sono membri dell’alta società, ufficiali,
banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove
anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la
morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e
della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono
accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme,
dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da
indossare, dai fuochi d’artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte
torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House.
Nell’attimo in cui esplodono nell’aria i preannunciati
fuochi d’artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady
Helena, scivola lentamente nell’acqua del laghetto che orna il giardino
antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico
decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L’invito al ballo
si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a
Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop.
Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola.
Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta
nell’acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si
concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a
questo tragico gioco è identificare l’assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo
giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è
determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House…
A primo impatto ho provato molta confusione nel leggere
il romanzo, non è stato facile entrare nella storia, perché non è spiegato cosa
succede ma ci si catapulta fin da subito nella vicenda e questo modo di
iniziare un libro mi blocca molto e solo dopo la lettura dei primi otto
capitoli, ho cominciato a capire come funziona questo mondo e più precisamente
il loop temporale nel quale è bloccato il protagonista. Aiden, il protagonista
stesso, è presentato fin da subito nel corpo di un’altra persona e per questo
all’inizio non riuscivo a comprendere cosa stesse succedendo e il motivo per
cui Aiden si trovasse in questa persona, consapevole di esserlo ma allo stesso
tempo, con la chiarezza dei propri pensieri e sentimenti. Fortunatamente,
continuando con la lettura, l’impressione è cambiata e sono riuscita a comprendere
e appassionarmi alla storia stessa.
“La certezza è la
prima cosa di cui mi abbia privato Blackheath”
La particolarità della storia è che si tratta di un
vero e proprio rompicapo al quale bisogna prestare molta attenzione per non
perdersi alcun indizio, infatti, ogni più piccolo dettaglio è essenziale per
arrivare a risolvere il caso. Un rompicapo che non si riesce a risolvere, chi
ha ucciso Evelyn Hardcastle?
“Sto per svelare un
segreto che cerco di scoprire da molto tempo, e quando ci riuscirò, tutto
questo avrà fine.”
Tutta la storia ruota intorno alla morte di Evelyn e al
vero colpevole del suo omicidio, facendo capire che ogni personaggio incontrato
dal protagonista è davvero come sembra e che ognuno di loro indossa una
maschera, dove anche tutti i personaggi che ruotano intorno alle incarnazioni
del protagonista, anche il più innocente all’apparenza, sono disposti a tradire
il prossimo pur di salvare se stesso.
Le Sette Morti di Evelyn
Hardcastle, è un
romanzo davvero originale, geniale, che può essere considerato un giallo
classico dove avviene un omicidio a porte chiuse, dove vi è anche l’intervento
del paranormale, viste le incarnazioni del protagonista in sette personaggi
diversi e un romanzo con un pizzico di distopia.
La scrittura di Stuart
Turton è davvero elegante, raffinata con uno sguardo attento e arguto a
ogni personaggio. Scritto in prima persona e raccontato direttamente dal
protagonista attraverso le sue incarnazioni, dicendo solo quello che sa lo
stesso, e i fatti vendono giudicati e osservati dall’interno dell’ambiente
rappresentato. Troviamo tutto sommato, un linguaggio ricco, di registro alto,
dove predominano le sequenze narrative e descrittive alternate da riflessioni e
con un ritmo piuttosto lento all’inizio della lettura.
Un romanzo che alla fine mi è piaciuto, una volta
superate le prime cento pagine circa, la lettura è diventata scorrevole con un
esito davvero sorprendente e un finale che ha ribaltato completamente ogni mia
opinione o aspettativa anche se mi ha lasciato con un piccolo senso d’insoddisfazione,
come se mancasse qualcosa…
Stuart Turton mi ha colpito e incuriosito
molto, ha creato una storia davvero unica e originale e leggerò sicuramente
altri suoi romanzi!
Sicuramente, Le
Sette Morti di Evelyn Hardcastle, non entrerà a far parte dei miei libri
preferiti e non mi viene voglia di comprare la versione cartacea per
aggiungerla alla mia collezione, in ogni caso è un romanzo piacevole e che
posso tranquillamente consigliare a tutti gli amanti dei generi gialli con un
pizzico di paranormale.
Se volete, potete leggere la trama, l’estratto o
procedere all’acquisto, cliccando sull’immagine qui sotto.
Fatemi sapere se voi lo avete
letto, volete leggerlo e cosa ne pensate e spero che la mia recensione vi sia
stata utile e in qualche modo positiva per voi.
Vi ricordo che alla fine
dell’articolo troverete tutti i link dei miei social, vi ringrazio per ogni
commento, cuori o like, condivisioni e iscrizioni!
Vi mando un bacione e alla
prossima!
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