Il
Sognatore- Laini Taylor: primo volume di una duologia dove la scrittura fa male
da quanto è bella e dove il mondo raccontato è totalmente realistico… una
storia da assaporare e vivere completamente…
Buongiorno
Stelline ^_^
Le giornate al
lavoro sono davvero impegnative, mille pensieri e problemi da affrontare e
risolvere ma per fortuna ho i miei amati libri che mi aiutano a evadere e
vivere mondi fantastici, come quest’ultimo che ho letto, il primo libro di una
duologia, scritto meravigliosamente, con una lingua che è al tempo stesso
oscura, rigogliosa e seducente. Un libro che ho trovato adorabile e fantastico
di cui sono impaziente di leggere il secondo.
TITOLO:
Il Sognatore
AUTORE:
Laini Taylor
CASA
EDITRICE: Fazi Editore Srl
EDIZIONE:
Lainya, primo libro della duologia IL SOGNATORE.
ANNO
COPYRIGHT: 2017
TITOLO
OROGINALE: Strange The Dreamer
TRADUZIONE:
Donatella Rizzati
PAGINE:
524
PREZZO
DI COPERTINA: € 14,50
GENERE:
Fantasy
Il protagonista di IL SOGNATORE è Lazlo Strange, un
ragazzo che era stato trovato da bambino da dei monaci e quindi cresciuto in un’abbazzia
piena di regole e imposizioni e di conseguenza questo modo austero di vivere
dei monaci, andava a reprimere la sua fantasia, la sua immaginazione
grandissima. Senza mai parlarne con nessuno però, Lazlo, è cresciuto con un
chiodo fisso nella sua mente, ossia la città di Pianto, conosciuta grazie a dei
racconti di un monaco anziano, una città perduta, caduta nell’oblio da duecento
anni. Lazlo è sempre stato affascinato da questa città Invisibile, una città
che racchiude leggende, miti, creature etc. Una volta diventato grande Lazlo,
riesce a trovare lavoro come bibliotecario all’interno dell’abbazia e qui
scopre le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca e la
città di Pianto diventa sempre più un’ossessione per lui e il suo sogno sarebbe
proprio quello di vedere la misteriosa città con i propri occhi, anche se ha la
certezza che questo rimarrà un sogno irrealizzabile, Lazlo continua a pensare
alla città, a raccogliere sempre più informazioni su di essa e la voglia di
saperne sempre di più cresce incondizionatamente e incontrollabilmente.
“Lazlo non possedeva niente, nemmeno una singola cosa, ma sin
dall’inizio le storie gli sembravano la sua
personale riserva aurifera.”
Tutto cambierà
quando in abbazia arriveranno dei guerrieri leggendari ( che Lazlo non
immaginava esistessero ancora) capitanati da un eroe straniero Eril-Fane, detto
anche Il Massacratore degli Dei, che sono alla ricerca di persone che possano
aiutarlo nella sua spedizione proprio verso la città di Pianto. Quale miglior
occasione di trasformare il suo sogno in realtà? Così fa di tutto per convincere
il capo dei guerrieri di portarlo con sé, lo prega in ogni modo e alla fine
riesce a convincerlo, vista la sua conoscenza eccellente e straordinaria di
tutto ciò che riguarda la città, e inizia così a vivere un’avventura
assolutamente straordinaria.
Il
Sognatore è un libro davvero bellissimo, il mondo creato
da Laini Taylor è alquanto
originale, fantastico e la città di Pianto è descritta benissimo con le
divinità che la popolano, con la caratteristica principale di avere la pelle
blu e ognuno di loro con poteri davvero particolari e unici che li
contraddistingue gli uni dagli altri. Nel passato le divinità più illustre e
più grandi catturavano nella città degli umani sottostostante, uomini e donne
portandoli nella grande fortezza e usandoli solo ed esclusivamente per
procreare, a questo punto divinità e umanità si mischiavano insieme, generando
figli di dei ma anche figli di umani.
Un mondo davvero
affascinante, quello creato dall’autrice in questo libro, bravissima nelle
descrizioni dei luoghi e dei personaggi de Il Sognatore, che ti coinvolgono
completamente nella storia e nelle loro vicende portandoti a vivere ogni
singolo momento provando tenerezza, orrore, amore, rabbia, commozione e
tantissimi altri sentimenti contrastanti ma allo stesso tempo intensi, come
intensa è la storia stessa del romanzo.
Il
Sognatore ti lascia, al termine della lettura,
completamente “innamorata” di Lazlo e con dei punti interrogativi che
sicuramente, troveranno risposte nel secondo e ultimo libro della duologia che
andrà a concludere la storia stessa e non vedo l’ora di leggere il secondo
intitolato La Musa degli Incubi.
Le ambientazioni
sono un’altra cosa che ho apprezzato e amato tantissimo in questo romanzo, tre
ambientazioni differenti: quella reale, quella immaginaria (quando all’inizio
Lazlo leggendo e informandosi sulla città di Pianto, immagina come quest’ultima
debba essere con le sue leggende e storie che poi troveranno conferma nella
realtà appunto che si troverà davanti una volta raggiunto veramente la città) e
poi abbiamo le ambientazioni oniriche perché gran parte delle vicende si
svolgono prettamente nei sogni di Lazlo e di altri personaggi all’interno della
storia.
Un altro punto di
forza di questo romanzo è assolutamente lo stile di Laini Taylor. E’ il primo libro che leggo di quest’autrice e
sinceramente non so se questo modo di scrivere la storia è una
caratterizzazione comune con gli altri suoi romanzi (che voglio recuperare e
leggere). Ha uno stile coinvolgente, ha un modo di raccontare la storia
principalmente in prosa, che sembra una poesia da com’è raccontata, in modo
ricercato, unico e prezioso. Ci sono pagine intere prive di dialoghi, parti
principalmente descrittive, tutte in terza persona che ti raccontano ogni
dettaglio ma che assolutamente non annoiano, anzi, riesci a immaginare tutto
ciò che l’autrice stessa ti sta descrivendo attraverso gli occhi di Lazlo, i
suoi sogni, gli avvenimenti e le immaginazioni dello stesso protagonista.
Sono tanti i
personaggi, principali e secondari, che accompagnano Lazlo in questo romanzo,
divinità e personaggi umani si alternano per dar vita a una storia davvero
emozionante e coinvolgente. Divinità descritte e rappresentate in modo
spettacolare, dove ognuno di loro ha una caratteristica particolare e anche il
“cattivo” della situazione, è presentato in modo originale, unico, inquietante
e tremendamente affascinante (nonostante tutto) e poi c’è la mia preferita che
è una delle divinità presenti nel romanzo, una ragazza che ha la capacità ( e
non vi racconto come) di entrare nei sogni degli umani e questa caratteristica
mi ha affascinato e coinvolto in modo completo, facendomi emozionare, facendomi
innamorare di lei e facendomi vivere completamente ogni singolo sogno e istante
che lei stessa vive attraverso i sogni degli uomini. E poi ho amato tantissimo
Lazlo, Il Sognatore, che mi
rappresenta, come rappresenta un po’ tutti noi amanti dei sogni, delle
immaginazioni, di animo buono e che pensiamo tutto possa essere possibile e
perché no, anche i sogni diventare realtà. Amo leggere anch’io proprio come
Lazlo e vivrei anch’io in una biblioteca circondata da libri magari che narrano
miti e leggende che permettono di sognare, immaginare e fantasticare su un modo
astratto, invisibile ma che coinvolge ed emoziona portandoti poi ad affrontare
la realtà di tutti i giorni in modo più consapevole e pieno. Lazlo e Sarai sono
sicuramente i miei preferiti all’interno della storia, ma anche gli altri
personaggi, sia quelli cattivi che quelli buoni mi sono piaciuti, mi hanno
coinvolto e hanno reso la storia ricca e piena di avventura e vicende davvero
interessanti che portano ad amare o odiare quel determinato personaggio ma allo
stesso tempo a sentirti completamente affascinata da loro e dalla loro
personalità, pensando che senza la loro presenza non sarebbe lo stesso
meraviglioso romanzo che in realtà è anche grazie a loro.
Pur essendo una
storia fantastica, quella de Il
Sognatore, affronta dei temi molto delicati che tutti i giorni
caratterizzano anche la nostra realtà come ad esempio lo stupro, affrontata in
modo semplice, privo di traumi ma allo stesso tempo in modo giusto e profondo e
riusciamo a riflettere sul modo in cui l’autrice stessa, attraverso i suoi
personaggi, espone questa tematica e ci fa capire quello che pensa di questo
terribile argomento, ma vi ripeto, trattato in modo delicato ma profondo. Vi è
anche il tema della prigionia, sia a livello fisico (costretti a vivere in un
luogo senza la possibilità di vedere e affrontare altro) che a livello mentale
e quindi la voglia di libertà verso un mondo che non si conosce e che si ha una
tremenda voglia di esplorare ma il non poter farlo e la frustrazione e
tristezza che tutto questo può portare. Altri temi come il massacro di
popolazioni, il genocidio, il potere di divinità sugli esseri umani, lo
sterminio di persone e popoli; tutti temi che Laini Taylor affronta davvero benissimo e in modo molto delicato ma
importante.
Il
Sognatore è una storia che “ti prende” completamente,
dall’inizio alla fine, una trama che via via si sviluppa e si arricchisce di
personaggi importanti, affascinanti di colpi di scena che non ti aspettavi e
che ti portano a vivere emozioni a 360 gradi e pagina dopo pagina scopri sempre
di più sul mondo di Pianto, su quello che è successo anni prima nella città,
cosa è accaduto agli umani e alle divinità all’epoca e le conseguenze che tutto
questo ha portato, scopriamo le vere identità di alcuni personaggi, portando
quindi a un finale sorprendente e allo stesso tempo bellissimo che ti lasciano
con la voglia e la curiosità di proseguire la storia e di leggere quanto prima
il secondo romanzo della saga.
Il
Sognatore un libro davvero bellissimo, mi è piaciuto
davvero tanto, non è un romanzo scontato ma assolutamente originale con uno
stile davvero unico e straordinario. Una narrazione mai banale che ha la
capacità di coinvolgerti completamente nella storia narrata, creando curiosità,
interesse, immedesimazione con i personaggi della storia che ti portano ad
amarli, odiarli e comunque, nel bene e nel male, ti portano a viverli e capirli
man mano che si va avanti con la lettura. Una storia scritta benissimo, con
sorprendenti colpi di scena e verità rivelate che non ti aspettavi che ti
lasciano un entusiasmo pazzesco. Una volta terminata la lettura, questo libro
ha la capacità di lasciarti il segno, che ti lasciano una bellissima sensazione
di mancanza dei personaggi, del mondo letto e assolutamente, un libro che non
riesci a dimenticare subito e passare quindi a un’altra storia, proprio perché
ti coinvolge così tanto, ti affezioni alla storia in se’ e ai personaggi, che
hai bisogno di qualche giorno per assorbire la storia e quindi riflettere su di
essa e poter quindi lasciarla alle spalle e iniziare un altro libro.
Tutte queste
caratteristiche portano un libro a diventare uno dei miei preferiti e uno di
quelli che non posso che consigliarne la lettura a tutte voi stelline che amate
sognare, immaginare, leggere e che volete vivere una storia fantastica come
questa di Lazlo Strange.
Bene Stelline,
questa era la mia recensione sul romanzo IL SOGNATORE di LAINI TAYLOR. Spero di
avervi invogliato nella lettura, fatemi sapere sotto nei commenti se invece lo
avete già letto, cosa ne pensate o se avete intenzione di leggerlo. Vi lascio
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Vi mando un bacione
grandissimo e alla prossima!
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mia opinione è sincera e in nessun modo influenzata o “costretta” dalla casa
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