venerdì 7 settembre 2018

INCUBI E DELIRI di STEPHEN KING RECENSIONE: CE N’E’ PER TUTTI I GUSTI



Buonasera Stelline ^_^
Sotto l’ombrellone ho finalmente terminato un libro che mi “portavo dietro” dalla fine di Maggio, e tra l’altro è un “riletto” che avevo letto a quindici anni e per caso me lo sono ritrovata in mano, sistemando la mia libreria, e così ho deciso di rileggerlo! Ma non vi ho detto che libro è!



Titolo: Incubi & Deliri
Autore: Stephen King
Anno: 1994
Genere: Horror
Edito da: Sperling & Kupfer Spa
Edizione: Narrativa
Titolo Originale: Nightmares & Dreamscapes
Pagine: 826















Un dito che emerge dallo scarico di un lavandino, giocattoli che si trasformano in micidiali strumenti di morte, mosche che si annidano e muoiono in un vecchio paio di scarpe da tennis, il deserto del Nevada che inghiotte una Cadillac. Intanto la leggenda di Castle Rock ritorna per ammaliare e stringere nelle sue spire l’attonito lettore. Tutto ciò che significa? Che altro potrebbe significare?



Stephen King è uno dei miei scrittori preferiti e da sempre leggo i suoi libri e Incubi&Deliri è un libro che avevo già letto nel periodo dell’adolescenza, forse uno dei primissimi libri che ho letto di King. Mentre sistemavo la mia libreria l’ho ritrovato tra quelli già letti e ho iniziato a sfogliarlo “per caso” e leggendo le prime pagine mi sono ritrovata a leggere un racconto, quasi a settimana, e così in tre mesi ho riletto questo libro.


Incubi&Deliri è la quinta antologia di racconti di Stephen King, pubblicata nel 1993 e che va a completare la trilogia formata da A volte ritornano del 1978 e Scheletri del 1985, che raccoglie tutta la migliore produzione di racconti della prima parte della carriera dello scrittore.

“Ciascuno contiene qualcosa in cui ho creduto per un po’…”

Incubi&Deliri è un ampio e un profondo tunnel in cui si aprono molteplici anti e dove passaggi sotterranei, serpeggiando in infidi meandri, sfociano in gran parte nell’inferno.

“Il potere di questa raccolta giace nella stupefacente, fervida inventiva dell’autore. Non c’è proprio verso di arrestare la sua sbrigliata capacità di evocare sempre nuovi e più paralizzanti terrori” Così sì è espressa la critica americana all’uscita della raccolta. Ma? Sarà davvero così per me?

Innanzitutto vi voglio sottolineare che all’interno vi sono contenuti in tutto ventiquattro opere: ventuno racconti, un saggio di carattere sportivo, un breve componimento poetico e l’adattamento di una parabola indù. Sono precedute da un’introduzione, intitolata – Mito, credenza fede e l’<< Incredibile ma vero di Ripley>>, e seguite da una sezione finale, intitolata – Note, nella quale King racconta l’origine di alcuni racconti.

Sinceramente tra i venti racconti proposti, sinceramente sono stati solo quattro quelli che mi sono piaciuti tantissimo e mi hanno coinvolto, emozionato, “terrorizzato” e sono stati La Cadillac di Dolan ( La prima storia, dove seguiamo il narratore folle e il suo resoconto di una tumulazione nel deserto. Inquietante, diabolico, geniale che porta alla fine ad avere la bocca a forma di O ma in fondo pensi “che bravo” e al tipo sepolto nel deserto con la sua preziosa macchina, un tipo decisamente violento e causa di sofferenza del narratore, ti vien da dire “Ben gli sta!”); Popsy (un racconto cortissimo ed è stato piacevolissimo da leggere, mi ha incuriosito ed ero veramente di scoprire chi o cosa veramente fosse Popsy); Denti Chiacchierini (Stupendo, coinvolgente e pauroso al punto giusto!); Il mio bel cavallino ( avrei preferito qualcosa di più approfondito ma sinceramente molto carino, mi ha emozionato e mi ha fatto rivivere la saggezza della mia dolce nonnina…)

Qualche volta penso che dovrei rubarti ai tuoi e tenerti con me per sempre. Certe volte ho idea che se ti avessi continuamente intorno, vivrei in eterno, anche con il cuore malconcio” Frase presente né Il mio bel cavallino che mi ha fatto scendere una lacrima di nostalgia e tenerezza nei confronti di questo nonno che ama alla follia il nipotino e che riesce a rendere la sua malattia leggera…

Quanta verità anche in questa frase, sempre del medesimo racconto, “Non sei tu a possedere il tempo, ma è il tempo che possiede te.

Questi sono i quattro racconti che mi sono piaciuti di più e direi che sono troppo pochi per un libro che ne racchiude venti, altri li ho trovati piacevoli, carini, simpatici e scorrevoli ma nulla di entusiasmante o che mi abbiano lasciato qualche emozione in più e altrettanti che proprio non mi sono piaciuti e mi hanno annoiato.


Sicuramente King ha dimostrato ancora una volta di saper scrivere e di avere una fervida e straordinaria immaginazione e fantasia che pochi hanno, ma sinceramente non mi ha entusiasmato con quest’antologia di racconti, perché veramente pochi mi hanno fatto battere il cuore e mi hanno lasciato qualcosa, gli alti solo noia, indifferenza e alcuni proprio orribili per me.

Incubi&Deliri non è tra i miei libri preferiti dell’autore e uno dei pochi che veramente non mi ha entusiasmato e non mi ha lasciato qualcosa di particolare, anche a distanza di anni ed erano pochissimi i ricordi legati ai racconti, quindi già da allora non è stato un libro che mi abbia lasciato emozione o che mi sia piaciuto così tanto.

Link Amazon: https://amzn.to/2Qlg92D

Voi stelline lo avete letto? Cosa ne pensate? Aspetto come sempre le vostre opinioni nei commenti qui sotto ^_^

Vi mando un bacione e alla prossima!


[ATTENZIONE! Sono affiliata ad amazon, dunque cliccando sui miei link e acquistando qualunque cosa percepirò una commissione per un massimo del 10% che amazon mi pagherà in buoni spendibili sul suo stesso sito e che io utilizzerò per comprare libri e prodotti ed alimentare il blog ed il canale YT.
Se vuoi sostenermi compra da amazon attraverso il link sovrastante oppure attraverso questo link generico: 
https://amzn.to/2O0viER ]




Nessun commento:

Posta un commento