[RECENSIONE] LE MAREE NERE DEL CIELO DI NEON YANG- RECENSIONE LIBRO 🥶

 

“Che le maree nere del cielo dirigano pure le nostre vite. Io scelgo di nuotare.”

Buonasera Stelline ^_^

Oggi vi parlo di LE MAREE NERE DEL CIELO, il primo volume della serie Il Tensorato di Neon Yang. Vi ricordo che la serie è composta in tutto da quattro libri che trovate già in libreria: Le maree nere del cielo, I fili rossi della fortuna, Discesa tra i mostri e Ascesa alla divinità.

Titolo: Le Maree Nere del Cielo

Autore: Neon Yang

Editore: Mondadori Libri

Edizione: Oscar Vault per Oscar Blink

Saga/Serie: Il tensorato (primo libro)

Genere: Fantasy

Data Pubblicazione: 23 Novembre 2021

Pagine: 209

Prezzo Copertina: € 13,00

 

Mokoya e Akeha, le gemelle figlie della Protettrice Sanao, sono state affidate al Grande Monastero da bambine per adempiere a una promessa.

Mokoya ha sviluppato un talento profetico, Akeha ha sempre avuto il dono di comprendere quali motivazioni si celano dietro le azioni degli adulti. Mokoya ha illuminazioni su ciò che sarà, Akeha comprende cosa potrebbe essere- Entrambe hanno visto il marcio che si annida nel cuore del Protettorato.

Il momento della confermazione segna la prima divisione del destino delle due gemelle. Altre ne seguiranno: Akeha, infatti, non vuole più essere una pedina negli intrighi arditi da sua madre, così si lascia tutto alle spalle e parte in cerca del proprio cammino, fino a che la sua strada non incrocerà quella dei Macchinisti che si ribellano allo strapotere del Tensorato.

Ma ogni passo che Akeha fa per trovare se stesso la allontana da Mokoya. Riusciranno le due gemelle a compiere ciascuna il proprio destino senza rompere il legame speciale che le unisce?

 

A volte capita che sia invogliata alla lettura di un libro solo perché conquistata dalla bellissima copertina, convinta che con una copertina così non può che essere un romanzo altrettanto avvincente e appassionante quello che sto per leggere. Così ho iniziato il libro LE MAREE NERE DEL CIELO, il primo libro della saga de Il Tensorato, pensando proprio a questo: copertina meravigliosa sicuramente una storia altrettanto stupenda. Be’ mi sbagliavo!

In questo primo romanzo della serie, ci troviamo nel Grande Palazzo Supremo del Protettorato, un palazzo enorme, magnifico edificio che ben pochi in tutto il paese avrebbero mai avuto il privilegio di vedere da vicino.

Elemento di spicco di questa storia è il sangue della popolazione in sommossa per il razionamento del cibo e dell’acqua e questo ha portato la Protettrice a usare il pugno di ferro contro tutti loro.

Sentimento prevaricante nei confronti di questa donna è ripugnanza per la semplicità e l’indifferenza con cui cede le proprie figlia, Mokoya e Akeha, al sommo Abate. Il destino ha donato alla Protettrice le due gemelle, ma non sono ragazze comuni ma due bambine molto speciali.

La chicca di questa storia sta proprio nelle due protagoniste, Mokaya e Akaha, tra le quali c’è un rapporto davvero particolare, basta un’occhiata tra di loro per capire, si percepisce una corrente passare tra di loro, come se comunicassero con il pensiero.

“C’è qualcosa di diverso in quelle bambine. Non so cosa sia. Non voglio rivelarti troppo. Lo vedrai tu stesso”

Le gemelle hanno una sorta di sesto senso reciproco, la capacità di avvertire le emozioni e le ansietà dell’altra, e se ascoltano con attenzione, possono persino sentire la voce della gemella attraverso la slasca (ci credete che, nonostante abbia letto tutto il libro, non ho ben capito cosa sia?).

In LE MAREE NERE DEL CIELO, ciò che mi ha colpito molto è il rito della confermazione, ossia la scelta del sesso; a un certo punto, durante la crescita, ogni persona può decidere il proprio sesso, ad esempio una ragazza nata appunto femmina crescendo si sente più uomo e può decidere di dichiarare il proprio sesso e in quel mondo è una pratica del tutto normale.

“Era come aprire le proprie carni e trovarvi un’altra creatura che viveva all’interno, annidata nel proprio sangue, nelle ossa e nelle viscere.”

Alcuni obbedienti però non alterano i loro corpi perché ritengono che non si debba toccare ciò che l’onnipotente ha donato loro. L’onnipotente stabilisce le circostanze, non decide le azioni, per questo ha donato il libero arbitrio.

Sicuramente la vicenda si svolge in un’epoca fantastica, immaginaria nell’arco di ben trentacinque anni ed è narrata in terza persona. Il linguaggio utilizzato è molto ricco, di registro alto, dove predominano le sequenze narrative, descrittive e riflessive e ho trovato il ritmo narrativo piuttosto lento.

La storia potrebbe essere oggettivamente interessante e lo stile di Neon Yang è davvero molto particolare, anche se personalmente non mi è piaciuto molto il suo modo di scrivere. Alcune parole sono scritte le e al contrario, ma non c’è nessuna indicazione del perché, sicuramente è voluto ma, non ho capito il motivo di una scrittura così e bloccano e rovinano la lettura, non particolarmente logica e piacevole la conduzione della storia. Inoltre non ho trovato eccelsa la caratterizzazione dei personaggi, che ho trovato piuttosto superficiali come le interlocuzioni, anch’esse superflue e poco approfondite.

La storia è sicuramente originale e ha generato in me curiosità leggendo la trama, ma è andata scomparendo con lo scorrere delle pagine e non mi ha rapito, non ho trovato immedesimazione e condivisione con nessun personaggio e per nessuno ho provato empatia, ma solo indifferenza. Nessun effetto sorpresa, anzi, non mi ha messo la voglia e la curiosità di proseguire con la lettura dell’intera saga, non mi ha lasciato alcun segno a lettura conclusa e non proseguirò con la lettura degli altri tre libri.

Anche questa recensione del primo libro della serie Il Tensorato intitolato Le Maree Nere del Cielo di Neon Yang finisce qui. Chi di voi lo ha già letto? Cosa ne pensate? Siete d’accordo con me oppure voi lo avete amato e avete già letto tutta la saga?

Vi mando un bacione e alla prossima!

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