venerdì 17 gennaio 2020

LA CORTE DI ROSE E SPINE DI SARAH J. MAAS RECENSIONE


LA CORTE DI ROSE E SPINE – SARAH J.MAAS: Primo libro di una serie dark, sensuale e conturbante che coinvolge e appassiona


Buongiorno Stelline ^_^

Sono felicissima oggi di parlarvi di un libro per cui aspettavo la traduzione italiana da un po' di tempo, fin da quando una delle mie booktuber ne ha parlato con tanto entusiasmo dopo averlo letto in inglese, che mi ha fatto “innamorare” della trama e della storia magica in sé di questo primo libro e della saga intera che la Mondadori ha deciso di portare anche qui in Italia dopo il grande successo ottenuto in America e così finalmente ho avuto l’opportunità di leggere LA CORTE DI ROSE E SPINE, primo capitolo della serie fantasy e paranormal romance new adult scritta da Sara J. Maas.



TITOLO: La corte di rose e spine

AUTORE: Sara J. Maas

EDITORE: Mondadori Libri Spa

GENERE: Fantasy

TITOLO ORIGINALE: A Court of thorns and roses ( Acotar)

TRADUZIONE: Vanessa Valentinuzzi

ANNO COPYRIGHT: 2015

PAGINE: 406

PREZZO DI COPERTINA: € 16,90







La Corte di Rose e Spine è ambientata a Prythian, un luogo in cui molti anni prima c’è stata una guerra tra fate e umani terminata con una divisione del regno, fatta con un muro per dividerlo, dove a sud sono confinati gli umani e a Nord tutto il regno delle fate divise in sette corti dove a capo di ognuna vi è un Signore Supremo.

 Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell’istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l’arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.”

Tutto inizia così per Feyre, la protagonista della storia e colei che racconta in prima persona le vicende e le avventure che troverà nel corso delle pagine, una ragazza umana che a soli diciannove anni si è dovuta assumere la responsabilità di provvedere alla sua famiglia. Infatti, quando aveva solo otto anni, la madre è venuta a mancare e in punto di morte la ragazza le fece la promessa che si sarebbe sempre presa cura del padre, che a causa d’investimenti sbagliati ha portato la famiglia in disgrazia e in povertà, e delle sue due sorelle: Nesta e Elain.
Per questo motivo Feyre è costretta a cacciare nei boschi, per avere cibo per sfamare la sua famiglia ed è proprio in un momento di caccia che Feyre uccide anche un lupo e torna a casa, vende le pelli, ottiene soldi per la sua famiglia e non sa che questo sarà l’inizio di un qualcosa di grande e magico per lei, infatti, il giorno dopo si presente a casa una bestia, che le comunica che per le regole del Trattato stipulato tra i Fae e gli esseri umani, se un umano uccide una fata, quest’ultimo dovrà pagare con la propria vita ma la bestia le propone un’alternativa: non la ucciderà se in cambio andrà via con lui, entrerà nel suo regno e ci vivrà per sempre senza più fare ritorno nel regno mortale.

“La mia vita era legata al Trattato, ma… forse in un certo senso ero stata liberata”


Sarà così portata nella Corte di Primavera, dove Feyre sarà libera di muoversi, di fare tutto ciò che vuole, ma non potrà mai più tornare a casa, vivendo così nel castello del suo rapitore, Tamlin, un apparente animale mostruoso ma che nasconde in realtà un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro ad una maschera dorata. Una creatura nei confronti della quale, dopo l’iniziale e fredda ostilità, Feyre inizierà a provare un sentimento profondo per questa creatura, correndo non pochi rischi in quel regno.
Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio al quanto drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo.



La Corte di Rose e Spine è un retelling de “La Bella e La Bestia”, celebre fiaba che ho sempre amato fin da bambina e sicuramente la mia fiaba preferite tra tutte quelle lette e viste fino ad ora. Sara J. Maas ha preso ispirazione da questa fiaba, che anche lei ama tantissimo, e l’ha completamente trasformata e resa molto originale e accattivante.

Io mi sono completamente innamorata di questo primo libro della saga a tinte romance e sicuramente indirizzato a un pubblico New Adult e non a un pubblico Young Adult, questo perché tratta degli argomenti che sono più pesanti rispetto a quelli trattati nei romanzi Young Adult, in particolare il sesso è trattato liberamente in questo primo libro e sicuramente anche negli altri libri della serie.

La Corte di Rose e Spine presenta tutti gli elementi fantasy: la magia, le fate, creature mostruose e fantastiche e una trama che presenta la struttura e la narrazione costante che identificano il genere fantasy, genere di cui solo in questo 2019 mi sono avvicinata e di cui mi sto appassionando sempre di più!

Ho amato tantissimo questo primo libro, il modo di descrivere i personaggi, gli ambienti, le fate, il mondo magico creato, la trama e soprattutto ho adorato Feyre, ho vissuto tutte le emozioni che lei raccontavo, ho vissuto ogni singolo momento insieme a lei, appassionandomi, emozionandomi, piangendo a volte e provando persino “dolore fisico” in determinati momenti della storia.

Un’altra cosa che mi è piaciuta è il cattivo della storia, dove per me un vero e proprio cattivo deve essere o terribile, spietato e “cattivo” al punto giusto senza cuore e pietà, oppure deve essere un cattivo che comunque mi affascina e mi coinvolge. In La corte di rose e spine vi è proprio un Cattivo con la C maiuscola: Amarantha chiamata l’ Ingannatrice, la piaga che si è abbattuta sul regno, il maleficio, la minaccia che incombe sul regno umano. “ Odia gli umani con una rabbia fortissima, inimmaginabile” . Bella, agghiacciante, spietata, tutte “qualità” che mi fanno apprezzare il cattivo per cui sento odio, trasporto verso di lui e che per nessun motivo riesco ad amare.

Oltre a Feyre, in assoluto il mio personaggio preferito, ho amato tantissimo anche Tamlin, mi sono veramente innamorata di lui, anche se alla fine risulta un po’ rozzo, un po’ dominatore in alcuni momenti, ma è un personaggio che mi ha conquistato e incuriosito, proprio com’è successo a Feyre. Tamlin è il Signore Supremo della Corte di Primavera, un personaggio bello, letale e anche spietato. Ero davvero curiosa di scoprire perché portasse quella maschera dorata e raffinata che mostrava solo due occhi verdi che paralizzavano ed io sono riuscita a “vederlo” ed ero completamente persa per lui. Questo suo aspetto a volte spaventoso (quando si trasforma in un lupo, in una bestia) ma allo stesso tempo con modi aggraziati e affascinanti che ti portano ad amarlo inevitabilmente. “Immaginai che se mi aveva invitata a vivere lì, e risparmiato la vita, non poteva essere del tutto…cattivo.”


Ho amato La Corte di Primavera, la descrizione di questo luogo magico e meraviglioso mi ha colpito e mi piaceva scoprire insieme a Feyre, ogni parte di questo regno, le creature magiche che vivevano e ho apprezzato tantissimo anche Lucien, l’altro personaggio principale, l’emissario e amico di Tamlin. Ho adorato il rapporto che si crea tra lui e Feyre, il suo modo di fare ironico ma allo stesso tempo protettivo nei suoi confronti, il suo volerla proteggere, aiutare in momenti drammatici e un personaggio sempre presente e importante per lei, un vero e proprio amico che mi ha fatto sorridere in parecchie occasioni, un personaggio davvero ben fatto e anche lui un personaggio che ho amato moltissimo. Lui ha una maschera color bronzo con tratti di una volpe che lasciava scoperta la parte inferiore del viso e si riusciva a vedere una tremenda cicatrice che gli attraversava il volto, inoltre al posto di un occhio vi era una sfera dorata che si spostava come se riuscisse lui a muoverla. Un personaggio davvero ben costruito, che a primo impatto potrebbe sembrare spaventoso ma che si rivela una persona importante nell’arco della storia e per Feyre stessa.


C’è un altro personaggio, che è presente soprattutto nella parte finale del libro (non vi dico molto se non lo avete letto per non rovinarvi la sorpresa) che mi ha affascinato e non poco e che sono curiosa di scoprire di più leggendo i prossimi libri della serie!

La Corte di Rose e Spine è un romanzo che mi ha coinvolto completamente nella storia, mi sono appassionata e ho vissuto tutte le emozioni di Feyre, mi sono identificata in lei. Ho amato la loro conoscenza, il tempo che trascorrono insieme e imparano a fidarsi l’uno dell’altra e a quanto Feyre sia disposta a rischiare pur di salvare il suo amore. In questo romanzo abbiamo modo di assistere al cambiamento di Feyre, alla sua crescita e sicuramente sembrerà molto più grande e matura della sua età, che mette al primo posto gli altri e poi se stessa.

E’ vero La Corte di Rose e Spine non è un libro perfetto ma, questo è l’inizio, il primo capitolo di una storia molto più grande che deve essere raccontata attraverso gli altri libri e non vedo l’ora di andare avanti a leggere e scoprire cosa succederà a Feyre e a quel modo magico di Prythian.

Una lettura piacevole, coinvolgente, appassionante, emozionante, anche avvincente in alcuni punti e spietato in altri ma che ti accompagna verso un finale sorprendente e che una volta chiuso il libro ti lascia una bella emozione per qualche giorno e che ti mette la curiosità di andare avanti con la saga!


Ecco stelline, sono arrivata alla fine della recensione di questo bellissimo libro! Fatemi sapere se lo avete letto, se v’incuriosisce, se vorrete leggerlo e cosa ne pensate!

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Io vi mando un grossissimo bacione e alla prossima!



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