martedì 22 ottobre 2019

LA QUINTA STAGIONE DI N.K. JEMISIN RECENSIONE


La Quinta Stagione – N.J.Jemisin: La fine di una storia è solo l’inizio di un’altra.




Buongiorno Stelline.
Dopo un’accurata e attenta lettura, sono qui oggi a parlarvi di uno dei romanzi più letti e chiacchierati sul web degli ultimi mesi e sto parlando del libro LA QUINTA STAGIONE di N.K. Jemisin edito da Oscar Vault.



TITOLO: La quinta stagione

AUTORE: N.K. Jemisin

EDITORE: Mondadori Libri

GENERE: Fantasy

SERIE: La terra spezzata

ANNO COPYRIGHT: 2015

TITOLO ORIGINALE: The Fifth Season

TRADUZIONE: Alba Mantovani

PAGINE: 490

PREZZO DI COPERTINA: € 15,00





E’ iniziata la stagione della fine. Con un’enorme frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.




La quinta stagione di N.K.Jemisin ha come punto basico l’orogenia, ossia quel potere, che alcune persone hanno, di sensire la Terra e la sua forza vitale, ossia hanno la capacità di provocare terremoti, tsunami oppure possono impedire l’avvenuta di catastrofi naturali di questo genere.

Purtroppo chi possiede questo potere non è ben visto e amato dal resto delle persone, è temuto più che altro, proprio per la paura che possa scatenare disastri, perché non sa assolutamente controllare quello che può accadere se la sua rabbia si scatena e quindi scatenare l’inferno e provare la morte di tantissime persone.

Vista la pericolosità di queste persone, gli orogeni devono essere addestrati per imparare a controllare i loro poteri, e così se individuati, devono essere portati al Fulcro, dove vengono addestrati e tenuti sotto controllo dai Custodi, dei soggetti incaricati di seguire fino alla fine il loro percorso. L’orogenia quindi è considerata illegale e l’unico modo sicuro per farlo è stando appunto al Fulcro, dove più passi avanti si fanno, più viene guadagnato un Anello, che attesta il valore e la potenza dell’orogeno stesso, ogni anello simboleggia il livello dell’orogeno stesso e quello massimo, quello cui tutti aspirano, è avere dieci anelli.

Per questi motivi un orogeno non può avere una vita normale, è difficile poiché non si può sfuggire ai Custodi e al Fulcro stesso.

Un’orogena però è riuscita a scappare ai custodi e al Fulcro stesso e riesce a costruirsi una vita e una famiglia, fino a quando il marito uccide il figlio minore quando quest’ultimo comincia a manifestare i primi sintomi dell’orogenia e poi scompare insieme alla figlia maggiore.

E’ così che iniziamo il romanzo con Essun, una madre che non ha più i suoi due figli e che parte per cercare la figlia, per scoprire cosa le è successo. Oltre ad Essun, conosciamo all’interno della storia la piccola Damaya, anch’essa un orogena e che i genitori vogliono affidare a un Custode per portarla via perché loro stessi non la vogliono considerandolo pericolosa.

Infine c’è Synite, un’altra orogena che raggiunto i cinque anelli, il Fulcro le propina una nuova missione ossia, deve generare un figlio con Alabaster, l’unico ad avere dieci anelli, in questo modo si creeranno orogeni sempre più potenti da addestrare e plasmare. Synite ubbidisce anche se si rende conto di essere considerata non una persona ma un oggetto, una persona da usare per uno scopo e nient’altro.

Queste tre donne sembrano avere in comune solo il fatto di essere orogene, ma quando la storia comincia a essere incalzante, il lettore scoprirà e comprenderà cosa le lega profondamente e il finale, almeno secondo quanto ho vissuto e percepito io con la lettura, sarà sorprendente, inaspettato.

Una storia originale e la scrittrice ha un modo di descrivere e raccontare i personaggi e le varie situazioni in modo molto dettagliato, tanto da farti vivere la storia e “vedere” ogni singolo momento. Il suo stile è complesso ma scorrevole e la storia è narrata in terza persona per quanto riguarda due delle tre protagoniste: Damaya e Synite mentre per Essun utilizza la seconda persona, dove l’autrice parla direttamente al lettore: come se Essun fossimo noi, come se anche noi fossimo degli orogeni e cercassimo nostra figlia e sentissimo il dolore per la perdita del figlio maschio.

Tu sei lei. Lei è te. Sei Essun. Ricordi? La donna a cui è morto il figlio.
Sei un’orogena che vive nell’insignificante cittadina di Tirimo da dieci anni. Solo tre persone sanno che cosa sei e due di loro le hai messe al mondo tu.



Sono entrata in sintonia con le tre protagoniste dalla metà in poi della narrazione, all’inizio ho fatto un po’ fatica a orientarmi e capire e spesso sono tornata indietro a rileggere alcune parti proprio per la difficoltà di capire certe situazioni e le protagoniste stesse; ma a un certo punto della storia ho percepito e sentito il trasporto con cui la storia è narrata e ti rendi conto che queste tre donne mi sembrava di conoscerle, riuscivo a vederle e percepivo il loro dolore e quello che stava accadendo. Non sono tre protagoniste eroine ma sono semplicemente tre donne non perfette ma che le rende umane ai nostri occhi e quindi facilmente comprensibili i loro stati d’animo e il loro dolore.

La quinta stagione è veramente un romanzo originale, con il racconto di personaggi e di questo mondo magico che con un po’ di fatica nella parte iniziale, poi ti entra nel cuore e non vedi l’ora di avere un attimo di tempo per continuare a leggere e scoprire cosa succederà nelle pagine successive alle nostre protagoniste. Io personalmente mi sono affezionata a tutte e tre le donne, anche se ho fatto un po’ fatica a entrare in simbiosi con Essun ma una volta riuscita ho vissuto appieno le emozioni provate da lei e le altre due donne e soprattutto mi sono ritrovata a riflettere sui cambi climatici e i loro effetti, su quello che attualmente sta succedendo sulla Terra, considerarla quindi una vera e propria entità che ha potenza che noi molto spesso, se non sempre, sottovalutiamo.

La quinta stagione non è di facile lettura, come potrebbe sembrare, ma scorrevole e soprattutto che fa un attimo riflettere su tanti elementi che sono davvero attuali e vicinissimi a noi, una lettura che a un certo punto è coinvolgente e soprattutto ti spiazza e ti stupisce alla fine per alcuni colpi di scena inaspettati e sorprendenti che non avrei mai immaginato e collegato tra loro. Non vedo l’ora di leggere il secondo libro della trilogia perché voglio assolutamente saperne di più su questo mondo e soprattutto su quello che succederà.



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E voi Stelline lo avete letto? Cosa ne pensate? V’incuriosisce la lettura? Fatemi sapere tutto nei commenti qui sotto le vostre opinioni!

Vi mando un bacione e alla prossima!



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