Buonasera a tutti, un altro
post di una recensione, anzi più una scheda, di un libro letto tanto
tempo fa e di cui avevo già fatto la mia Review sul sito di Ciao.it, dove
tutt'ora scrivo.
Siccome mi piace aggiornare anche il mio blog e raggruppare qui le mie recensioni la pubblico anche qui.
Il libro è GLI SPERONI DELLO SCOZZESE di Patricia Potter
Siccome mi piace aggiornare anche il mio blog e raggruppare qui le mie recensioni la pubblico anche qui.
Il libro è GLI SPERONI DELLO SCOZZESE di Patricia Potter
Vi lascio alla review che
avevo fatto.
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...
Buona Serata e alla prossima
Dany ^_^
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...
Buona Serata e alla prossima
Dany ^_^
GLI
SPERONI DELLO SCOZZESE DI Patricia Potter
Ho guardato la copertina di questo libro
che da tempo avevo sullo scaffale tra i libri da leggere e per caso ho iniziato
a sfogliarlo e a leggere la trama e il prologo e mi sono subito incuriosita e
siccome avevo appena finito di leggere un romanzo abbastanza impegnativo, mi
sono detta “leggiamo una storia semplice, d’amore, carina e sicuramente a lieto
fine.”. Così per qualche giorno mi ha tenuto compagnia durante il mio viaggio
giornaliero in treno per il luogo di lavoro.
Patricia Potter, l’autrice del romanzo, di
cui avevo sentito parlare da alcune amiche ma che non avevo mai letto prima e
devo dire che mi ha incuriosito molto.
La storia raccontata è ambientata a San
Antonio, Texas nel 1870. Amo tantissimo curiosare su GoogleMap i paesi e le
città che sono descritti nel libro che sto leggendo e anche questa volta non ho
mancato al mio rito, solo che ho trovato immagini del paese nominato e
raccontato nel libro ai giorni nostri e si tratta ormai di una grandissima
città. Una bella cittadina ma non mi ha colpito in modo particolare forse
perché non sono riuscita a trovare immagini che riguardano il paese nell’epoca
in cui è raccontata la storia de “Gli speroni dello scozzese”.
Trama
Gabrielle Parker è rimasta sola. Il padre è
stato ucciso da un uomo misterioso di cui non è riuscita a vedere il viso ma
una corporatura particolare, molto alto e con una fascia sul cappello, è
convinta di saperlo riconoscere e dopo aver trovato una lettera del padre in
cui viene fatto il nome di un uomo ricco e potente che sembra essere collegato
alla sua morte, (Gabrielle crede sia l’assassino del padre) decide di tagliarsi
completamente i suoi capelli e far credere a tutti di essere un ragazzo e
quindi riuscire a farsi reclutare come mandriano da quest’uomo potente e
alquanto sospetto. “Doveva assolutamente
fare in modo di essere reclutata come mandriano. Sebbene non avesse visto la
faccia dell’assassino, sentiva di avere elementi a sufficienza per poterlo
identificare: un uomo insolitamente alto con la grazie di un gatto e una fascia
d’argento sul cappello. Lo avrebbe trovato, e lo avrebbe costretto a confessare
e, se si fosse reso necessario, avrebbe fatto giustizia con le sue mani.”.
(Pag.13).
Personaggi
La protagonista della storia è Gabrielle Parker, una ragazza di
ventitrè anni, dalla corporatura minuta, corti capelli neri che le
incorniciavano il viso con ciocche ricce, valorizzando i grandi occhi azzurri,
magnifici, di un azzurro intenso che brillavano come il cielo del crepuscolo.
Una donna forte, coraggiosa, determinata a trovare l’uomo che ha ucciso suo
padre. Mi è piaciuto molto il suo coraggio, la sua determinazione, il suo
adattarsi e superare le difficoltà e le avversità contando solo su se stessa.
Il cooprotagonista di Gabrielle Parker è Andrew Cameron, conte di Kinloch, un
nobile scozzese di trentacinque anni. Un uomo molto bello, con capelli castano
dorato e occhi che sembravano due nocciole. Molto intelligente, coraggioso,
istruito, eloquente e affascinante, egli nascondeva molto bene la sua
solitudine sotto un sorriso, un ammiccamento o uno scherzo. Un uomo molto
intrigante, misterioso, passionale e sotto certi aspetti anche molto tenero; mi
ha affascinato moltissimo e mi ha coinvolto nella storia, intrigandomi e
portandomi a scoprire sempre di più di questo personaggio.
Gli altri personaggi principali del romanzo
sono:
Kirby
Kingsley:
un grandissimo lavoratore, proprietario di ranch che aveva conosciuto soltanto
un’immensa povertà da bambino e da ragazzo. Un uomo ricco e potente che tiene
molto al suo ranch, al suo bestiame, a suo fratello, ai suoi nipoti ed è l’uomo
che Gab crede l’assassino del padre. Un personaggio che mi ha incuriosito molto
e spesso si fa riferimento ad una donna che sembra legata a lui, ad una storia
precedente forse raccontata in uno di quei due libri non tradotti in Italia
purtroppo e che quindi non conoscerò mai. In ogni caso una storia che deve
essere finita male e per una strana ragione lui ha lasciato Laura per via del
suo passato molto particolare e difficile. Non è descritto fisicamente.
Damien
Kingsley:
nipote di Kirby. Un giovane di bell’aspetto e lo sarebbe stato ancora di più se
il suo volto non fosse stato imbruttito da un’espressione astiosa e sempre
insoddisfatta. Si scorgeva sul suo viso una rabbia repressa a stento,
l’invidia, persino il dispiacere. Una testa calda e avido, sinceramente non mi
è piaciuto, non mi ha mai ispirato fiducia e non mi ha mai convinto per tutto
il romanzo. Anche lui non è descritto fisicamente, ma lo immagino un tipo
forte, carino ma con il viso troppo correggiato dalla rabbia.
Mio
commento
Un libro davvero carino, piacevolissimo da
leggere con una trama abbastanza intrigante e che mi ha incuriosito tantissimo
e quasi per caso ho iniziato a leggere le prime righe e mi sono ritrovata
subito dentro la storia, che ho trovato davvero carina, avventurosa e anche
intrigante. Entrambi i protagonisti, Drew e Gab mi hanno incuriosito molto, ho
seguito con interesse le avventure di Gabrielle che si taglia i capelli e fa
credere a tutti di essere un ragazzo solo per farsi assumere come mandriano per
scoprire e quindi uccidere l’uomo che è stato la causa della morte del padre,
molto carino il modo in cui s’incontrano e quello che piano piano nasce e
cresce tra di loro, all’inizio Drew, non sapendo appunto che in realtà Gab è
una donna, ha come un senso di protezione nei confronti del ragazzino e molte
volte Gabe ha paura che lui possa capire che in realtà è una donna e quindi
smascherarla “Gli occhi di Drew la
stavano studiando attentamente e lei ebbe l’improvvisa, spaventosa sensazione
che lui riuscisse a vedere oltre gli strati di vestiti, nonostante la maschera
eccentrica che lei aveva cercato così disperatamente di costruire.”. (Pag.
29).
Gabe si sente sempre più coinvolta dallo
scozzese, si sente attratta da lui e comincia ad avere paura dei sentimenti che
prova nei suoi confronti, “Una parte di
lei, la parte che era sopraffatta dal dolore e infuriata contro un mondo
ingiusto, voleva credere il peggio di lui, voleva trovare secondi fini in tutto
quello che faceva. Voleva odiarlo. Ma un’altra parte di lei le sussurrava che
non poteva essere un assassino. Che era solo e distante dal resto del mondo
quando lo era lei. Solo come il suono della sua voce, che cantava una
bellissima ninnananna ad una mandria di bestiame.”(Pag. 43). Una coppia che
mi è piaciuta abbastanza e mi ha appassionato alla loro dolcissima e tenera e
tanto avventurosa storia d’amore.
Per quanto riguarda gli altri personaggi,
li ho trovati tutti piacevoli e soprattutto importanti per l’evolversi della
storia e mi ha incuriosito molto Kirby, l’uomo che Gabe crede essere
l’assassino del padre, un uomo affascinante, che nasconde qualcosa di
particolare e doloroso nel suo passato, tanto da aver rinunciato all’amore di
una certa donna di nome Laura, che sembra amare ancora tantissimo e non aver
mai scordato. Mi piacerebbe tanto trovare un libro che racconti la storia
d’amore di questo personaggio e la sua tanto amata Laura, sarei davvero curiosa
di scoprire cosa effettivamente sia successo tra loro due e cosa li ha portati
ad incontrarsi, innamorarsi e poi separarsi.
Ho passato gran parte del romanzo a cercare
di individuare l’assassino del padre di Gabe ed ho sospettato principalmente di
Damien, il nipote di Kirby e sinceramente non mi aspettavo la sorpresa finale
sulla rivelazione dell’assassino.
Ho trovato il romanzo passionale, non
particolarmente romantico ma tuttosommato una storia abbastanza coinvolgente.
Mi sono commossa nella scena in cui trovano
un cane immobile che faceva la guardia sulla tomba del suo padrone. Una lealtà
e una devozione stupenda. Mi ha emozionato e commosso, mi si è stretto il cuore
ad immaginarlo.
Un susseguirsi di scene piacevoli da
seguire che hanno portato ad un finale anch’esso piacevole, anche se mi ha
lasciato la curiosità di scoprire una storia che abbia come protagonista, come
ho detto anche prima, Kirby.
Frasi
Come ormai sapete, durante le mie letture,
mi piace sottolineare ed annotare le frasi che mi piacciono o che mi colpiscono
maggiormente e anche in questo libro ho trovato una frase che mi è piaciuta
molto, con parole molto belle e che mi hanno colpito:
“Spesso
le persone e le cose non sono quello che sembrano” (Pag. 22).
Patricia
Potter
Con più di trenta romanzi, tradotti in
quindici paesi, Patricia Potter è una tra le più affermate scrittrici di
narrativa storica. Vincitrice di prestigiosi premi e di riconoscimenti
letterari, prima di dedicarsi alla scrittura è stata cronista presso l”Atlanta
Journal”, quindi presidente di una società di pubbliche relazioni. Vive a
Memphis, nel Tennessee, in compagnia dei suoi tre affezionatissimi cani.
E’ il primissimo libro che leggo di quest’autrice
e devo dire che mi ha incuriosito molto con questa storia d’amore, mi piace il
suo modo di descrivere i personaggi e le vicende, un modo semplice, dettagliato
che ti porta a “vedere” con i tuoi occhi i personaggi del libro e ti fa vivere
la storia attraverso le loro emozioni e le loro avventure. Fin dalla prima
pagina mi sono sentita subito coinvolta nella storia e l’ho seguita con
interesse fino alla fine.
Patricia Potter mi ha molto incuriosito e
sicuramente leggerò altri suoi libri non appena ne avrò l’occasione.
Mio
voto
7 ½
Conclusione
Un libro carino che consiglio a tutte le
persone che amano ogni tanto leggere romanzi carini, con storie d’amore
coinvolgenti e a lieto fine. Non entrerà nella classifica dei miei libri
preferiti, in ogni caso un romanzo che conserverò con piacere e che magari avrò
voglia di rileggere nel tempo.
Dati
Libro
Titolo Originale: The Scotsman Wore Spurs.
Traduzione: Eleonora Servalli.
Casa Editrice: Arnoldo Mondadori Editore
Spa.
Edizione: I Romanzi Novembre 2003.
Numero: 597.
Anno Copyright: 1997.
Genere: Romanzo Rosa.
Pagine: 266.
Numero ISBN: 9 771120 519000.
Struttura del libro: Prologo in più ci sono
24 capitoli, scritti da un narratore esterno.
Data Inizio Lettura: 24.05.11
Data Fine Lettura: 03.06.11
Canale: Abbonamento postale del 2003.
Collegamento con altri libri (serie-saghe):
Fa parte di una serie intitolata “Diablos,
ma purtroppo i due libri precedenti a questo non sono stati tradotti in
italiano.
I guai degli altri non erano affar suo.
Soprattutto un’imboscata.
Andrei Cameron, conte di Kinloch,
continuava a ripeterselo, mentre con gli speroni incitava il cavallo a
un’andatura più veloce nella direzione che poco prima avevano preso tre uomini.
Tre uomini che avevano intenzione di ucciderne un altro.
Li aveva sentiti confabulare, la notte
precedente, in un affollato saloon di un’anonima cittadina del Texas. Non
avrebbe assolutamente voluto ascoltare, ma il tono delle loro voci era
diventato sempre più stridulo al salire del loro tasso alcolico.
“Siamo d’accordo allora – aveva detto uno
degli uomini.” Kingsley arriverà qui domani per assumere nuovi mandriani per il
raduno primaverile. Con lui non ce ne sarà nessuno, visto che è maledettamente
a corto di personale.
“Quel bastardo” aveva concordato un altro.
“Nessuno piangerà quando tornerà polvere.”
“Rimpiangerà di averci sparato contro in
quel modo”.
“Ha avuto una fortuna pazzesca a incontrare
quel ragazzino” aveva replicato il terzo “Strano tipo, ma i cinquemila dollari
non gli facevano schifo”.
Drew Cameron imprecò. Era un nobile
scozzese senza proprietà terriere e praticamente senza proprietà terriere e
praticamente senza un penny, che aveva distrutto tutta la dignità e il rispetto
che quel titolo implicava. Aveva trentacinque anni ed era un buono a nulla,
bravo soltanto con le carte e i cavalli. In Scozia non gli era rimasto più
niente, così si era trasferito in America, con una lettera di presentazione
destinata a un certo O’Brien in tasca. Gliel’aveva data suo cognato, quando lui
aveva cominciato a pensare di acquistare un ranch.
Ma in realtà non si era mai sentito davvero
legato a nessun posto in particolare e non era sicuro di volerlo. Aveva deciso
di badare soltanto ai suoi miseri affari e di evitare deliberatamente di
curarsi di qualcosa o di qualcuno.
Trovava una certa soddisfazione, se non
contentezza, nel suo isolamento egoistico, anche se l’anno precedente aveva
rinunciato alla sua impossibilità quando una bambina di quattro anni gli aveva
rubato il cuore. Però aveva giurato di non ripetere mai più quell’esperienza
insolita. Aver abbassato la guardia per una volta, gli era bastato.
Tuttavia non era riuscito a rimanere
indifferente alla conversazione che aveva sentito o alla menzione del nome
Kingsley. Purtroppo, in quella città nessuna legge avrebbe potuto evitare il
peggio, c’erano soltanto cowboy ubriachi fradici che non cercavano altro che la
rissa.
Si era ripetuto che non era affar suo. Ed
era andato a letto cercando di convincersene.
Eppure in quel momento stava galoppando in
un paese sconosciuto, alla caccia di uomini che non conosceva e in difesa di un
uomo che non aveva mai visto.
Che idiota, si disse mentre tratteneva il
cavallo.
Il fragore improvviso di uno sparo gli fece
spronare l’animale verso un rilievo del terreno, quindi scese dalla sella con
un salto e cominciò ad arrampicarsi fra le rocce. Sperava che non fosse troppo
tardi. Sentì uno sparo in risposta e capì che l’attacco a sorpresa era fallito.
Quando arrivò sulla sommità, vide in basso
tre uomini che si muovevano tra massi giganteschi sparando a una sagoma
accovacciata dietro a un cavallo abbattuto. A quel punto si sentì coinvolto:
Drew Cameron provava un grande affetto e un enorme rispetto per i cavalli.
Si posizionò in un punto protetto, prese la
mira con il fucile che aveva comprato a Denver e sparò. Colpì due degli uomini
prima che si rendessero conto di quello che stava accadendo, ma il terzo uomo
si era già voltato di scatto.
Drew si abbassò dietro ad un riparo, non
abbastanza velocemente. Sentì una pallottola penetrargli in una spalla, poi
un’altra nel corpo. Mentre perdeva i sensi, storse la bocca in una smorfia
amara per il suo fallimento.
I guai degli altri non erano davvero affar
suo.
…… continua……
questo genere di romanzo non fa per me..non sono una romanticona...
RispondiEliminapenso che è ben recensito, che incuriosisci sempre i lettori...e quindi, continua così
Grazie mille :*
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