Dany's Hobbies: L’INVERNO DELLA STREGA DI KATHERINE ARDEN

L’Inverno della Strega – Katherine Arden: una splendida prosa che intreccia intrighi politici e femminismo a magia e folklore, sviluppando una storia profondamente intima ed epica.

Buongiorno Stelline e Bentornate sul mio Blog ^_^

Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto e terminato qualche giorno fa e di cui finalmente riesco a dedicare un po’ di tempo e scriverne la mia personale recensione, si tratta del libro L’Inverno della Strega, terzo e ultimo capitolo della serie La Notte dell’Inverno di Katherine Arden.

TITOLO: l’Inverno della Strega

AUTORE: Katherine Arden

CASA EDITITRICE: Fanucci Editore

ANNO COPYRIGHT: 2019

GENERE: Fantasy

PAGINE: 383

TITOLO ORIGINALE: The Winter of The Witch

TRADUZIONE: Maria Teresa De Feo

PREZZO DI COPERTINA: € 18,00

Mosca è in presa alle fiamme, e per salvarsi Vasja deve fuggire via, inseguita da tutti coloro che la accusano di morte e distruzione. Raggiunge così il regno della Mezzanotte, una terra magica fatta di ogni mezzanotte passata, presente e futura.

Ma rimanere lì sarebbe una condanna a morte per tutta la sua famiglia e per le sue terre…

Intanto il Gran Principe di Mosca è in preda alla rabbia e alla frustrazione, e sceglie alleati che lo condurranno su un percorso di guerra e rovina. E, mentre Medved, il fratello gemello di Morozko, sta scatenando il caos nella città stanca, un esercito di Tatri si sta preparando ad attaccare e minacciare i confini della Rus.

Vasja si ritroverà nel mezzo di una guerra tra due Stati, tra religione e folklore e tra antichi fratelli.

Sarà in grado di salvare la Russia, Morozko e il magico mondo che custodisce?

Katherine Arden, classe 1987, è nata a Austin e attualmente risiede nel Vermont. Dopo il liceo ha trascorso un anno a Mosca, prima di frequentare il Middlebury College e laurearsi in russo e francese. Autrice bestseller secondo il New York Times e osannata dalla critica già al suo esordio, nel 2019 si classifica come finalista al prestigioso Premio Hugo nella catgoria “Miglior scrittrice esordiente”. Con L’inverno della strega si conclude la trilogia de La Notte dell’Inverno, preceduta da L’Orso e L’Usignolo e La Ragazza nella torre, tutti pubblicati per la Fanucci Editore.

Un’alba di fine inverno, tutto è distrutto dalle fiamme ed io sembro essere l’unica responsabile di tutto ciò. Sono condannata come una strega dal popolo di Mosca e l’unica cosa che posso fare è affrontarlo, in modo che non assalgano il palazzo e facciano del male a mia sorella, mia nipote e tutte le persone che vi abitano.

Purtroppo le cose per me non vanno nel verso giusto, ho perso il mio amato cavallo e la gente, guidata dal prete Kostantin, vuole bruciarmi come si fa con una strega e per questo motivo sono legata qui in questa gabbia e intorno a me solo fuoco e le urla di gioia della gente sapendomi intrappolata nel fuoco… ma loro non lo sanno che, in un modo o nell’altro, riuscirò a salvarmi… riuscirò a trovare Morozko e, in un modo o nell’altro a riportare la pace tra il popolo?

“La Magia è dimenticare che il mondo sia mai stato diverso da ciò che volevi”

Non posso dirvi altro come introduzione alla mia recensione su questo terzo e ultimo libro della saga La Notte dell’Inverno. Non posso proseguire con la storia senza farvi spoiler e rovinarvi quindi la parte finale della trilogia e quindi mi sono fermata lì, riassumendovi l’inizio della terza e conclusiva avventura di Vasja, la protagonista della storia e il personaggio che più ho amato in tutta la trilogia.

Ci ritroviamo, con L’Inverno della Strega nel worldbilding creato dall’autrice, il punto focale di tutta la trilogia. Un mondo magico che ti catapulta completamente e t’immerge in un mondo semplicemente fantastico, il mondo di Vasja appunto. Una Russia medievale, che incanta e fa innamorare il lettore per la sua unicità con la componente fantasy che va ad arricchire e a caratterizzare la storia.

Mosca brucia, la Russia intera è dilaniata e Vasja si ritroverà al centro di tutto. Si rimboccherà le maniche, vestirà ancora una volta il suo coraggio e partirà all’attacco per salvare Mosca, la Russia e la sua famiglia. In questo terzo libro, Vasja, dimostrerà tutto il suo valore di eroina, combattendo per chi ama oltre che per se stessa.

“Non credo più in nulla e non ho paura più di nulla. Deve essere così. Poiché questo è l’unico modo in cui affrontare qualcosa, quando non si ha nulla da perdere”

Anche nel L’Inverno della Strega, folklore, tradizione, magia e religione si mescoleranno sempre di più tra di loro regalando un’atmosfera, ancora una volta, suggestiva, originale, autentica, magnetica e il punto di forza di tutta la trilogia.

La lealtà, il coraggio e la determinazione, ancora una volta sono gli elementi fondamentali di questo romanzo, la crescita della protagonista, dei suoi sentimenti e del suo coraggio è un altro punto fondamentale della storia che ti portano a condividere con lei ogni singolo istante, sperando, amando, temendo e combattendo con lei la sua battaglia.

“Noi immortali non conosciamo il futuro: per noi esiste solo il presente. E’ la nostra fortuna, ma anche la nostra peggiore condanna”

L’Inverno della Strega è scritto in terza persona, il linguaggio è ricco, di registro alto, dove si alternano sequenze narrative, descrittive, riflessive ma anche dialogiche. Il ritmo di lettura non è per niente lento, anzi, l’ho trovato scorrevole e rapido in alcuni punti, in altri un pochino meno ma per nulla noioso, anzi, avvincente, coinvolgente e veramente originale e magico.

La storia narrata nel L’Inverno della Strega è oggettivamente molto interessante, per chi come me, ama questo genere di lettura, con uno stile quasi fiabesco, dove l’autrice ha saputo creare un mondo e un’avventura alquanto coinvolgente e che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. Il filo conduttore e la coerenza fra i piani narrativi non sono mai stati traditi da stravaganze senza senso; la storia si snoda tra azioni e reazioni che non fuoriescono assolutamente dal binario della narrazione.

I personaggi, sia principali sia secondari, presentano caratteristiche ben precise che creano a figure concrete, diverse tra loro e che non inducono il lettore in confusione. Il quadro psicologico dei personaggi è assolutamente chiaro, preciso e concordante nella storia, coinvolgendo ed empatizzando con loro, chi più e chi meno, ma in ogni caso, vivendo insieme con loro la storia stessa.

Un susseguirsi di vicende, situazioni e personaggi che mi hanno incollato alle pagine, dove abbiamo una storia scritta bene, con un bel contenuto e con un effetto sorpresa che non è assolutamente mancato e il mio entusiasmo è rimasto davvero alto per quasi tutto il romanzo.

Il ritmo narrativo è semplice, mai appesantito con uno stile totalizzante e un modo di descrivere le scene e le situazioni assolutamente dettagliato senza risultare pesante ma facendoti “vedere” la scena e senza mai annoiare.

Un libro che non posso non considerare tra i miei preferiti, perché ha saputo coinvolgermi, emozionarmi e mi ha lasciato il segno a lettura conclusa, ho avuto bisogno di qualche giorno prima di riuscire a staccarmi completamente dalla storia e riuscire a dedicarmi alla lettura di un altro libro.

Sicuramente una lettura che consiglio a tutti gli amanti del genere e non solo, anche a chi ama l’atmosfera delle fiabe, di un mondo magico ma allo stesso tempo reale che ti porta a vivere ogni singola emozione in modo completo.

La serie LA NOTTE DELL’INVERNO è composta da:

. L’Orso e L’Usignolo ( recensione completa QUI)

. La Ragazza nella Torre ( recensione completa QUI)

. L’Inverno della Strega.

E’ bello il mare nel sommosso buio

Ed il cielo in barbagli senza azzurro;

ma credimi: fanciulla sullo scoglio

più bella è d’onde, il cielo e bufera.

A.S. Puskin

Come sempre vi lascio la mia personale Playlist, con le cinque canzoni che, per me, rappresentano il libro e che fanno da colonna Sonora alla storia.

Anche questa recensione del libro L’Inverno della Strega di Katherine Arden finisce qui. Chi di voi lo ha letto? Vi è piaciuto? V’incuriosisce? Fatemelo sapere con un commento qui sotto!

Vi mando un bacione e alla prossima