Dany's Hobbies: SAPORE DI PAURA DI MARGARET MILLAR RECENSIONE LIBRO

Sapore di Paura – Margaret Millar: La regina del giallo psicanalitico che con un pacco misterioso che incute terrore nella protagonista e da il via a tutta una storia legata a un tragico evento del passato.

Buongiorno Stelline ^_^

Come state? Avete ripreso la vita di sempre con l’aggiunta di piccoli accorgimenti per proteggere voi e gli altri da questo virus che non ci vuole lasciare? Parlando di libri invece oggi vi voglio parlare dell’ultimo libro letto nel mese di Aprile e si tratta di un vecchissimo Giallo Mondadori che avevo in libreria da tantissimo tempo e che mi sono decisa a leggere quasi per caso durante il periodo di quarantena.

TITOLO: Sapore di Paura

AUTORE: Margaret Millar

GENERE: Romanzo Giallo

PAGINE: 202

EDITORE: Arnoldo Mondadori Editore

EDIZIONE: I Classici del Giallo Mondadori di Maggio 2004.

ANNO: 1945

TITOLO ORIGINALE: The Iron Gates

TRADUZIONE: Diana Fonticoli

PREZZO DI COPERTINA: € 3,60

Margaret Millar è una nota scrittrice americana per il rigore della trama, per la tensione, il pathos e per la finezza della scrittura. Moglie dello scrittore famosissimo di gialli Kenneth Millar, noto con lo pseudonimo di Ross MacDonald, che lei aiutò all’inizio della sua carriera.

Ha scritto moltissimi libri e tutti nelle edizioni del Giallo Mondadori e in questo libro, Sapore di Paura, racconta la storia misteriosa di una morte avvenuta quindici anni prima, dove la vittima è stata la prima moglie del dottor Morrow, brutalmente uccisa in un parco.

Il medico canadese si è risposato con Lucille, una giovane donna che sembra essere perseguitata da terribili incubi. Quando uno strano e trasandato uomo le consegna un pacco misterioso, la donna viene presa dal panico e decide di fuggire di casa , dopo essersi tagliata i lunghi capelli rossi.

Sarà l’ispettore Sands con l’aiuto dell’ispettore Bascombe, della polizia di Toronto a illuminare le ombre che si annidano nella mente e soprattutto nel passato della signora Morrow.

“Dopo quindici anni, era così che lei si sentiva, una sconosciuta in quella casa, in visita al marito e ai figli di un’altra donna”

Sono tesi i rapporti di Lucille con Polly e Martin i figli del dottor Morrow, non la sopportano e anche con la cognata Edith, sorella del dottore, non ha grandissimi rapporti. “ Edith e io non andiamo d’accordo, pensò. Apparentemente siamo amiche, ridiamo insieme e ci comprendiamo, ma senza un minimo d’autocontrollo ci scanneremo come lupi”.

A un certo punto della storia, quasi a metà, arriva un pacco per Lucille, recapitato da un uomo misterioso, trasandato e sudicio, e da quel momento la donna, in preda al terrore, scappa e si rifugia in una sorta di clinica, dove cercherà di evitare completamente la famiglia e dove, anche all’interno della struttura, accadranno eventi misteriosi che porteranno l’ispettore Sands a indagare sugli avvenimenti all’interno dell’istituto e che sembrano essere collegati alla donna e così facendo luce sul passato della stessa si scopriranno elementi sempre più terribili e che porteranno alla verità sul misterioso pacco e sul tragico avvenimento di quindici anni prima.

Sapore di Paura è narrato in terza persona, dove l’autrice è solo testimone dei fatti e ne racconta gli avvenimenti in modo impersonale, fa quindi il resoconto della vicenda senza analizzare i pensieri dei personaggi e senza intervenire direttamente su di essi.

Il linguaggio è essenziale, colloquiale, dove predominano le sequenze dialogiche e poco descrittive, proprio per questo il ritmo narrativo è veloce e rapido, dove si riportano semplicemente i fatti attraverso il discorso diretto.

Personalmente Sapore di Paura, l’ho trovato alquanto noioso e poco stimolante, di sicuro la lettura è facile visto la presenza superiore di dialoghi rispetto alle parti descrittive, ma proprio per questo motivo non sono riuscita ad approfondire la conoscenza dei personaggi che risulta, a mio avviso, molto superficiale e non ti fa immedesimare in qualcuno di loro, non te li fa amare e nemmeno odiare, rimani alquanto indifferente a tutto. Non ho trovato passi particolarmente interessanti o che mi abbiano colpito in modo positivo o negativo, ero estranea a tutto, non mi sono coinvolta nella storia e nei personaggi ma ero semplicemente uno spettatore che seguiva la storia ma senza provare alcuna emozione di gioia o rabbia, di amore per un determinato personaggio oppure odio per un altro, ero totalmente indifferente e lo leggevo solo perché non lascio mai i libri a metà e comunque vada termino sempre la lettura.

La trama, fin da subito, non mi ha incuriosito più di tanto e non ho trovato lo sviluppo della storia particolarmente interessante. L’ambientazione non è definibile e personalmente lo stile non mi è piaciuto molto, ho trovato la lettura difficoltosa, non nella fluidità della stessa, ma perché ero estranea, annoiata e la storia non avvincente e sicuramente anche la parte conclusiva della stessa mi ha lasciato alquanto indifferente e senza avere l’effetto sorpresa che mi fa rivalutare un romanzo oppure mi da la conferma di amare la storia, i personaggi e le vicende. In questo caso non mi ha lasciato alcun segno a lettura conclusa, non mi ha fatto innamorare dei personaggi e non ho dovuto aspettare molto per “ributtarmi” in un’altra storia e in un altro libro.

Concludendo, Sapore di Paura, non mi è piaciuto, non ho trovato la storia interessante e nemmeno coinvolgente, mi ha lasciato piuttosto indifferente e non ho trovato temi importanti ma semplicemente una storia superficiale e sicuramente non è un libro che ho amato e che ho voglia di conservare nella mia libreria tra i miei libri preferiti.

Anche questa recensione del libro Sapore di Paura di Margaret Millar finisce qui. Chi di voi lo ha letto? V’incuriosisce oppure no? Cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!

Vi mando un bacione e alla prossima!

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