Un'altra recensione di un altro libro letto tanto tempo fa e di
cui avevo già fatto la mia Review sul sito di Ciao.it, dove tutt'ora scrivo.
Il libro è LA LEGGE DEL DESIDERIO di Patricia Potter
Il libro è LA LEGGE DEL DESIDERIO di Patricia Potter
Vi lascio alla review che avevo fatto.
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...
Ciao
Dany ^_^
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...
Ciao
Dany ^_^
Anno
Copyright: 2010.
Genere:
Romanzo Rosa.
Casa
Editrice: Harlequin Mondadori Spa.
Edizione:
Harmony Temptation Giugno 2011.
Titolo
Originale: The Lawman.
Traduzione:
Elisabetta Frattini.
Patricia
Potter
Con
più di trenta romanzi, tradotti in quindici paesi diversi, Patricia Potter è
una tra le più affermate scrittrici di narrativa storica. Vincitrice di
prestigiosi premi e di riconoscimenti letterari, prima di dedicarsi alla
scrittura è stata cronista presso l’”Atlanta Journal”, quindi preside di una
società di pubbliche relazioni. Vive a Memphis, nel Tennessee, in compagnia dei
suoi tre affezionatissimi cani.
IL
LIBRO
Ambientato
in un paesino chiamato Gideon’s Hope, Stato del Colorado nel 1876.
In
una città fantasma del Colorado troviamo una ragazza, Samantha Blair,
cresciuta, dopo la morte della madre, dai suoi tre padrini, tre fuorilegge che
la adorano e la proteggono.
Una
donna davvero speciale che sa occuparsi del saloon in cui è cresciuta, dei suoi
padrini e soprattutto sa sparare. Una giovane donna, ancora ingenua e che non
sa cosa sia l’amore, fino il giorno in cui nel paese arriva uno sceriffo
tenebroso ed affascinante, che vuole catturare uno dei suoi amati padrini
perché, secondo lo sceriffo, ha rapinato una diligenza assassinando sua
cognata. Sam cerca di impedire la cattura sparandogli ad una gamba a Jared
Evans, pentendosi subito dopo e curando la ferita e aiutandolo a guarire.
Dovrebbe odiare quest’uomo, ma il desiderio prende il sopravvento e senza
volerlo si lascia andare a questo sentimento intenso mai provato prima d’ora.
Ma
chi è veramente Jared Blair? Dice la verità? E’ possibile che uno dei suoi
adorati padrini abbia ucciso davvero una donna? E soprattutto come resistere al
fascino tenebroso dello sceriffo?
La
protagonista della storia è Samantha
Blair, una ragazza molto carina dai riccioli corti con riflessi ramati e
occhi color dell’ambra con pagliuzze d’oro. Molto intelligente, perspicace,
competente, spontanea, forte determinata, gentile e tanto dolce quanto vulnerabile.
Un
personaggio che mi è piaciuto abbastanza, lo trovata molto carina, e molto
innocente per quanto riguarda il sentimento d’amore, tanto da non riuscire a
comprendere questa forte attrazione verso l’uomo che vuole arrestare uno dei
suoi amati patrigni. Sam mi ha coinvolto abbastanza nella sua storia, mi sono
identificata in lei ed ho vissuto con lei le vicende che le si presentavano con
interesse.
“L’intensità del suo sguardo
lo paralizzò, lasciandolo confuso”
(Pag. 189), difficile per Jared Evans,
lo sceriffo e cooprotagonista della
storia, resistere al fascino di questa ragazza, vestita come un maschio, ma che
ha una sensualità naturale e degli occhi che incantano. Alto e magro, dai capelli neri e occhi scuri
con un alone blu, infossati e la pelle abbronzata. Muscolatura possente,
lineamenti duri ingentiliti da una fossetta sul mento. Porta una cicatrice
sulla guancia sinistra.
Mi
è apparso un uomo affascinante, un bel tenebroso che mi ha intrigato. Mi è
piaciuta quella sua aria misteriosa e sofferente che comincia a vacillare dopo
aver posato lo sguardo su Samantha. . “E
non si era nemmeno aspettata di provare quel fremito nel momento in cui i loro
sguardi si erano incrociati. Come se un fulmine l’avesse colpita” (Pag.
194), questa frase rappresenta benissimo la sensazione e l’attrazione che Sam
prova appena incrociato lo sguardo del misterioso sceriffo.
Gli
altri personaggi del romanzo sono i tre padrini di Sam, ossia:
Mac, l’uomo che sua madre amava e che dopo la
sua morte ha fatto di tutto per proteggere Sam e non farle mai mancare niente,
anche se questo la portato molto spesso ad infrangere la legge. Sam, dal canto
suo prova un affetto profondo per lui e per gli altri suoi padrini, “Era pronta a morire piuttosto che
permettergli di arrestare Mac.” (pag. 183).
Archie, il più anziano dei tre padrini di Sam e Reese, sempre in giro a giocare
d’azzardo per vincere i soldi da poter investire in un ranch nel Montana dove
portare Sam e gli altri amici.
Personaggi
tutti e tre positivi, molto protettivi nei confronti di Sam e mi è piaciuto
molto questo dolcissimo affetto che li lega.
Diviso
in 18 capitoli con un prologo e un epilogo, scritto in terza persona, con 174
pagine.
Mio
Commento
“Li prenderò. Fosse l’ultima
cosa che faccio. Voglio vederli penzolare tutti dalla forca” (Pag. 180). Tutto parte da questa
promessa che Jared, lo sceriffo protagonista della storia, fa a se stesso dopo
che dei fuorilegge hanno ucciso la cognata dopo aver rapinato la diligenza su
cui viaggiava, Un uomo segnato da un passato doloroso, in cui la morte della
moglie Sarah, della figlia piccola e del fratello lo hanno segnato a tal punto
da voler solo la vendetta e soprattutto un senso di colpa grandissimo per non
esserci stato a proteggere le persone che amava ed essere partito per la
guerra.
Una
storia davvero carina e due protagonisti che mi sono piaciuti; in Sam mi sono
identificata, ho vissuto la storia attraverso i suoi occhi e le sue emozioni e
come lei sono rimasta affascinata da questo sceriffo tenebroso ed enigmatico.
Una
lettura davvero semplice, scorrevole ed una storia carina e abbastanza
coinvolgente. Non mi sono annoiata leggendo il romanzo, anzi, non che sia
successo nulla di particolare, ma una storia d’amore molto leggera, carina e da
lieto fine.
Non
ci sono particolari scene che mi abbiano colpito in modo particolare, sia in
negativo che positivo, un insieme d’avvenimenti romantici e passionali ma
assolutamente non volgari, descritti con eleganza e stile.
Un
finale carino ma prevedibile come spesso accade leggendo questo genere di
romanzi molto leggeri e tutti che portano ad un lieto fine più o meno
appassionante. Non mi ha colpito ed emozionato più di tanto come finale, in
ogni caso, ha confermato il giudizio positivo che mi ero fatta del romanzo
stesso.
Ho
trovato un solo commento di un’altra persona che ha letto questo romanzo e lo
ha definito banale e deludente. Diciamo che non è proprio il massimo
dell’emozione ma non lo considero deludente, dai, molto leggero questo sì e
abbastanza prevedibile come storia ma tuttosommato, un libro carino letto senza
annoiarmi e non perdendo mai l’attenzione mentre leggevo.
E’
il secondo romanzo che leggo di Patricia Potter, dopo “Gli speroni dello scozzese”, un romanzo
Mondadori che mi era piaciuto abbastanza, e in entrambi lo trovata
piacevolissima da leggere, con uno stile semplice e un modo dettagliato nel
descrivere e raccontare i personaggi e le varie situazioni. Non la trovo per
niente volgare nell’affrontare e raccontare scene passionali, anzi, lo fa con
molta classe e romanticismo, senza cadere nella banalità come spesso succede di
leggere.
Una
scrittrice che m’incuriosisce e mi piace, continuerò a leggere i suoi libri
appena si presenterà l’occasione.
“Non si può sfuggire al
proprio passato” (Pag.
265) una frase che mi ha colpito molto e mi è piaciuta. Verissimo, infatti,
qualsiasi cosa tu faccia il passato non potrai mai dimenticarlo e nemmeno
sfuggirgli, ti segnerà sempre l’anima e non potrai mai cancellarlo.
Un
romanzo che considero buono, carino, leggero che consiglio alle amanti di
questo genere di romanzi, che portano ad un lieto fine sicuro e una lettura
veloce, semplice e piacevole.
Data
Inizio Lettura: 30.08.11
Data
Fine Lettura: 05.09.11
Mio
Voto: 8
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