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L'ARTE DI BUTTARE DI NAGISA TATSUMI - IL MIO DIARIO DI LETTURA - RECENSIONE LIBRO 🕮

 UNA MINIERA DI SOLUZIONI INCREDIBILMENTE EFFICACI CONTRO LA SINDROME DELL'ACCUMULO





Ciao a tutti!

Benvenuti o Bentornati sul mio blog! Oggi vi porto IL MIO DIARIO DI LETTURA dell'ultimo libro che ho letto ( lo avevo iniziato a fine agosto e poi l'ho messo un attimo da parte per dare precedenza ad altre letture) e che ho trovato estremamente utile e una spinta apprezzata per superare il mio problema di imparare a "buttare" gli oggetti e i vestiti che non utilizzo più e vi dico che sto già mettendo in pratica alcuni suoi consigli, visto che proprio in questi giorni sto sistemando l'armadio e ho iniziato soprattutto a buttare ciò che non indosso più, poi passerò al riordino come consigliato da Marie Kondo nel suo Metodo del Riordino ( vi lascio la recensione qui). Il libro di cui vi parlo oggi, era menzionato da Marie Kondo, ed è L'Arte di Buttare di Nagisa Tatsumi, un saggio che ho apprezzato e che trovo estremamente utile per il mio problema!


Autrice: Nagisa Tatsumi

Titolo: L' Arte di Buttare (Come liberarsi delle cose senza sensi di colpa)

Casa Editrice: Vallardi Editore

Anno Copyright: 2005

Traduzione: Francesca Di Bernardino

Pagine: 208

Serie/Saga: Autoconclusivo

Data Pubblicazione: 5 settembre 2019

Data Inizio Lettura: 26 agosto 2025

Data Fine lettura: 17 ottobre 2025

Tipo Libro: Cartaceo in copertina rigida

Genere: Saggio



"Un libro che ha dato origine al fenomeno del riordino"

Dopo un periodo di ricchezza e di accumulo sperimentato nel boom degli anni '60-'70, i giapponesi hanno vissuto una fase di contrazione e di distacco dal consumismo, accompagnata dalla necessità fisica di liberarsi degli oggetti inutili che soffocavano le loro minuscole abitazioni.

Buttare via però, si rileva un'operazione difficile perché si scontra con il valore antico del riutilizzo che, a ogni scarto, fa dire a una voce interiore "che spreco!".

L'arte di buttare indaga i meccanismi psicologici della riluttanza ad abbandonare le cose, aiuta a superare i sensi di colpa e illustra i principi di base e le tecniche che aiutano a mollare la presa. Inoltre, sensibilizza i lettori sulle necessità di attuare una selezione già al momento degli acquisti, così da spezzare all'origine il circolo vizioso dell'acquistare/buttare.

Sarà davvero così? Avrò individuato tutti questi temi? Scopriamolo nel mio diario di lettura!


( IL MIO DIARIO DI LETTURA)

L'Arte di Buttare ha un tipo di scrittura che sostiene una tesi iniziale (come in tutti i saggi e per questo motivo lo considero tale), ossia come liberarsi delle cose senza sensi di colpa, che poi viene suffragata da una serie di informazioni, dettagli e prove che la Tatsumi ha raccolto dopo un'attenta fase di analisi, ricerca ed esperienza personale.

In questo libro si esprime l'idea di buttare il superfluo, ciò che non si utilizza più da diversi anni, e la difende attraverso la spiegazione di tutte le prove e concetti che supportano la tesi prima espressa.

Il linguaggio utilizzato è formale, che non cade però nell'aulico, vivace e si concentra su un registro linguistico rispettoso e standardizzato. Comunica in modo chiaro, preciso e rispettoso mantenendo un tono appropriato al contesto. La scrittura è pulita, abbastanza forbita, chiara, semplice, senza troppi giri di parole, diretta e comprensibile ad un pubblico molto vasto interessato all'argomento dell' "imparare a buttare". Il lessico è chiaro, semplice, specialistico che rende il ritmo di lettura piuttosto veloce in molte parti ma lento in altre più esplicative.

Questo libro è sicuramente un saggio di tipo socio-economico, in quanto si occupa del riordino ma soprattutto dell'imparare a buttare oggetti presenti nella nostra casa e riporta un punto di vista molto fresco, personale e un tipo di scrittura che lascia spazio alla propria creatività.

Stile e lunghezza sono consoni al tipo di tema che si tratta in questo saggio, in quanto ha tutte le argomentazioni necessarie per dimostrare l'ipotesi iniziale formulata. Uno stile sicuramente personale, argomentativo ed esplicativo.


E' vero, lo spazio non basta mai, assediata dalle cose e avrei tanta voglia di provare sollievo nel vedere la mia casa libera e in ordine, e soprattutto riuscire a buttare.

Liberandomi delle cose mi farebbe stare meglio, eppure continuo ad accumulare, forse perché buttare mi fa sentire in colpa… già ma perché?

La mia vita si è riempita di cose e mi ritrovo nella confusione più totale e sono convinta che non riuscirò facilmente a sfuggire al fascino degli oggetti. Devo imparare a dire sì al buttare.

L'atto di buttare permetterà di esaminare il valore delle cose e buttare mi permetterà di fare una cernita di tutti gli oggetti che ho lasciato profilare e capire ciò che vale la pena conservare e buttare quelli che non uso più (buttare che per me significherà donare se non sono in pessime condizioni), mentre quelli che conserverò li riguarderò e riuscirò a capire il valore che essi hanno per me.

"Buttare regolarmente è il primo e unico passo."

E' fondamentale cambiare radicalmente prospettiva e vorrei guadagnare la piacevole sensazione di vedere svuotato e ordinato un posto che prima traboccava di oggetti.

Sicuramente le categorie che mi interessa esaminare sono: libri, vestiti, riviste, trucchi e prodotti di cancelleria.

E' importante definire con chiarezza lo scopo per cui voglio conservare quel determinato oggetto o vestito, perché "per adesso lo metto da parte" è solo un modo per rimandare il momento della decisione e lasciare la situazione invariata. Quel "per adesso" è una fuga dal buttare.

Devo assolutamente smettere di trovare una "sistemazione temporanea" alle cose e decidere subito dove riporle e cosa buttare! Devo imparare che non c'è speranza che "quel giorno" arrivi! Se una determinata cosa non l'ho usata per tre anni è una cosa che non mi serve e quindi non userò in futuro.

"Usare ogni singola cosa che ho e liberarmi di ogni cosa che non uso."

Il primo passo da fare è prendere coscienza e cominciare a buttare, nell'attimo stesso in cui prendo in mano le cose, decido cosa farne e buttarle subito.


Un libro davvero molto interessante, utile, per nulla noioso, stimolante, istruttivo in un certo senso, pieno di consigli interessanti e di lettura facile e scorrevole. Mi è piaciuta tanto la concezione del buttare (donare) senza sentirmi in colpa e mi ha messo in testa una prospettiva nuova che voglio mettere in pratica nella mia fase di riordino ( ho già iniziato e questo libro mi sta davvero aiutando, mi ha sbloccato e sono riuscita a liberarmi di cose che avevo da tempo stipate nel contenitore cassetto e che mi dispiaceva buttare, senza sentirmi più in colpa). Questo saggio mi ha dato davvero ottimi consigli che sto provando a mettere in pratica, e per ora, con successo. L'unica nota negativa di questo libro è che ci sono molti concetti ripetuti e ritrovare lo stesso concetto in più pagine mi ha dato un pochino fastidio.


Ecco quindi la mia valutazione:

. Bel contenuto e stile abbastanza curato: il libro è interessante, molto semplice e argomentativo lo stile.

. Opera scritta bene, senza errori o refusi.

. Nessuna stravaganza senza senso, forse qualche piccola esagerazione in alcuni punti e un po' ripetitiva in altri. Buona logicità nella conduzione dell'argomento.

. Sicuramente un saggio originale.

. Ha lasciato il segno a lettura conclusa, nel senso che mi ha tenuta incollata alle pagine, con concetti e consigli che ho trovato utilissimi e un libro che terrò sempre a portata di mano nelle mie fasi di decluttering e per ritrovare la spinta nel "buttare" senza sentirmi in colpa.

. Idee buonissime ed espresse in modo molto semplice, scorrevole e coinvolgente.


E' il primo libro che leggo di Nagisa Tatsumi, letta principalmente perché menzionata nel libro di Marie Kondo e pensando fosse utile leggerlo prima di iniziare con il metodo della Kondo. Mi piace molto il suo stile, l'ho trovato esaustivo, semplice e chiaro, seppur troppo ripetitiva in alcuni concetti ma mi ha dato consigli davvero utili per sbloccarmi e risolvere il grande problema che ho nel "buttare" gli oggetti e i vestiti che in realtà non utilizzo da tempo. Se capiterà leggerò sicuramente altri libri scritti da lei, anche se non mi viene la voglia di leggere tutto quello che ha scritto. 

Un libro che mi è piaciuto e consiglio a tutte e a tutti gli appassionati di questo genere di argomento e per chi, come me, ha il blocco del "buttare".



⭐⭐⭐⭐1/2


FRASE RAPPRESENTATIVA:

"Per uscire vincenti nella sfida, bisogna trovare il tempismo giusto per mettersi in azione."

FRASE PREFERITA:

"Si punta ai piccoli traguardi e non alla perfezione."


Anche questo MIO DIARIO DI LETTURA del libro L'arte di Buttare di Nagisa Tatsumi finisce qui. Chi di voi lo ha già letto? Cosa ne pensate? Vi è stato utile questo libro? Aspetto i vostri commenti qui sotto!

Vi mando un bacione e alla prossima!





















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