Dany's Hobbies: LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API DI CRISTINA CABONI

La Custode del Miele e delle Api- Cristina Caboni: Una storia che ti prende per mano e ti porta dove i sogni possono aprire la porta dell’amore.

Buongiorno Stelline ^_^

Eccomi con il secondo libro di Cristina Caboni che ho finito da poco di leggere. Ho già letto il suo primo libro “Il sentiero dei Profumi” qualche anno fa e avevo amato quel romanzo e soprattutto mi ero innamorata del suo stile, del suo modo di descrivere e raccontare i personaggi, i luoghi suggestivi della mia amata Sardegna, delle vicende sempre intrecciate con valori importantissimi come l’amore, l’amicizia, il rapporto con i genitori: insomma un insieme di elementi che mi hanno fatto desiderare di recuperare tutti i suoi libri e leggerli ed eccomi qui oggi a recensire il secondo libro letto di questa bravissima autrice LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API.

Titolo: La Custode del Miele e delle Api

Autrice: Cristina Caboni

Genere: Narrativa

Pagine: 328

Casa Editrice: Garzanti Srl

Prezzo di Copertina: € 16,40

“Nella vita accadono tante cose. Avvenimenti terribili che poi all’improvviso cambiano. Non sempre le conseguenze sono negative. Spesso si trasformano in opportunità, in nuove occasioni. Il segreto è saperle riconoscere.”

Angelica non è mai riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre pronta a fuggire da tutto per paura. C’è un unico posto dove si sente a casa, ed è tra le sue api. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. E’ un’apicoltrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far parlare le sue emozioni. Perché il miele di lavanda può calmare un animo in tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l’infanzia, quando viveva su un’isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo.

Ma adesso il destino ha deciso di darle un’altra possibilità. C’è un’eredità che l’aspetta là dove tutto è cominciato, su quell’isola dove è stata felice. C’è una casa che sorge fra le rose più profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso, e un compito da portare a termine. E c’è solo una persona che può aiutarla: Nicola. Un uomo misterioso, ma che conosce tutte le paure che si rifugiano nei grandi occhi di Angelica. Solo lui può curare le sue ferite, darle il coraggio e, finalmente, farle ritrovare la sua vera casa. L’unico posto dove il cuore può essere davvero libero.

La Custode Del Miele e delle Api è il secondo libro che leggo di Cristina Caboni, che trovo una scrittrice bravissima, originale e il suo stile e il suo modo di scrivere è semplice poesia e, parte la storia che narra e che ti fa vivere, è comunque una scrittrice che amo e di cui continuerò a leggere tutti i suoi libri, recuperando quelli scritti fino ad ora (è uno dei miei obiettivi libreschi di quest’anno: leggere tutti i libri di questa straordinaria autrice) e quelli che scriverà in futuro.

La storia raccontata in questo libro è davvero dolcissima con una forte esposizione di sentimenti come l’amore, l’affetto, l’amicizia e un rapporto davvero meraviglioso e intenso tra la protagonista Angelica Senes e la zia Margherita, con la quale è cresciuta e con cui ha una particolare predilezione per diventare una vera e propria custode delle api, un dono che anche lei ha e che mi ha affascinato tantissimo nel corso della storia ed è il punto che più ho amato della storia stessa insieme alla splendida descrizione che fa della Sardegna e dei luoghi in cui è cresciuta.

Fin dal primo istante in cui ho letto la trama, mi sono incuriosita tantissimo alla storia e l’ho trovata interessante, anche se non sono riuscita a immergermi completamente all’interno di essa. Ho apprezzato tanto Angelica ma, non sono riuscita a entrare in sintonia con lei e in seguito con l’uomo di cui è da sempre innamorata. Non sono riuscita a simpatizzare con loro e questo non mi ha permesso di vivere appieno e completamente la storia narrata, trovando il mio entusiasmo e il mio interesse sempre allo stesso livello stabile per tutta la durata della lettura. Ho provato a volte, nervosismo nei confronti di Angelica per il modo in cui sfugge e tratta Nicola, nonostante abbia comunque apprezzato molte sue qualità e modi di porsi con le persone in generale e ai valori che ha come punto focale della sua vita.

Mi ha colpito molto il rapporto complicato che ha con sua madre, di cui ho odiato la gravissima menzogna che le ha raccontato per tutta la vita riguardante appunto la sua adorata zia dopo averla portata via dalla Sardegna costringendola a non avere rapporti con lei mentendole che non le ha permesso di continuare ad avere rapporti con la zia e vivendo credendola morta.

A un certo punto, scoprendo di avere ricevuto in eredità “il mondo della zia Margherita”, ora effettivamente morta, ritorna in Sardegna e prende in mano le redini della proprietà della cara zia, comprese le sue api e il suo miele.

“Prima vide le immagini, i colori, poi sentì i profumi e udì i suoni. Era il blu del mare, il ginepro nel vento, il fuoco nel cielo. La portava dentro di sé quella terra, le era cresciuta dentro giorno per giorno. E quando l’aveva lasciata si era tenuta un pezzo della sua anima. Era la Sardegna.”

Combattere per il suo amato luogo in cui è cresciuta da gente che lo vuole sfruttare o distruggere solo per denaro, il rapporto particolare e difficile con i parenti, le amicizie che nascono e l’incontro con il suo primo e unico amore Nicola, che nonostante tutto e il tempo passato, provano ancora lo stesso sentimento ed entrambi non lo ammettono ma continua questo altalenarsi di rapporto di amore, rancore e odio che non mi ha fatto impazzire.

La custode del miele e delle api è un romanzo narrato in terza persona e principalmente dal punto di vista di Angelica, anche se interviene spesso anche quello di Nicola e il linguaggio utilizzato è ricco, dove predominano sia sequenze narrative e descrittive sia riflessive e dialogiche che rendono il ritmo abbastanza rapido e la lettura è stata piacevole, scorrevole con una ricchezza di descrizioni e dettagli che approfondiscono le caratteristiche dei vari tipi di miele e le loro proprietà che ho letto con molto interesse e curiosità.

Questo romanzo purtroppo, rispetto al precedente che avevo letto: Il sentiero dei profumi (sotto vi lascio il link della recensione), non mi ha rapito al punto da indurmi a subordinare ogni altro interesse alla lettura stessa e non ho trovato immedesimazione ed empatia per la protagonista, come invece mi era successo nel libro precedentemente letto, che considero uno degli elementi più importanti per amare un libro e viverlo completamente attraverso i suoi occhi e le sue emozioni che diventano un tutt’uno con le mie. Una storia scritta benissimo, un contenuto piacevole, con un finale carino ma che non mi ha sorpreso o sconvolta particolarmente e il mio interesse è rimasto stabile senza subire alcuna impennata del mio entusiasmo. Non mi ha lasciato un segno particolare a lettura conclusa, pur trovandolo comunque un piacevolissimo romanzo, interessante e di lettura facile e scorrevole. E’ comunque un libro da scoprire, una storia molto carina, ricca di valori e di positività che fanno benissimo al cuore e ve ne consiglio assolutamente la lettura.