giovedì 4 luglio 2013

IL FLAUTO TRAGICO di Ruth Rendell

Ciao a tutte hobbine, vi metto la recensione di un libro che ho letto parecchio tempo fa e che avevo già fatto. Il libro in questione è IL FLAUTO TRAGICO di Ruth Rendell


Vi riporto sotto la recensione/scheda che avevo pubblicato anni fa sul sito Ciao.it in cui scrivo tutt'ora!! Fatemi sapere poi cosa ne pensate e se magari lo avete letto!!! Grazie e alla prossima :)





Ciao a tutti amici, oggi vi voglio parlare di un Giallo Mondadori che ho letto qualche settimana fa e di cui finalmente riesco a scrivere la mia personale recensione. Si tratta di un romanzo scritto da Ruth Rendell, una scrittrice inglese di libri gialli, di cui non avevo letto ancora niente. Il titolo originale del romanzo è “Put on by Cunning” ed è stato scritto nel 1981.
Erano anni ormai che questo romanzo era fermo nel mio armadietto nell’attesa di essere letto, faceva parte degli innumerevoli romanzi gialli regalatomi dalla cugina di mio marito e che ho iniziato a leggere per caso, quella sera di qualche settimana fa, dopo aver finito un romanzo meraviglioso che mi aveva coinvolto ed incollato alle pagine (era una storia d’amore) mi sono detta “perché non leggere un bel giallo” e così ho scelto per caso “Il flauto tragico” ed ho iniziato così la lettura.

Trama
A poche settimane dal matrimonio, un celebre flautista è trovato morto assiderato nella neve vicino a casa sua in Inghilterra a Kingsmarkham. Non sembra una morte naturale, ma ha le sembianze di un omicidio, forse per una cospicua eredità cui sembra beneficiare la figlia della vittima, con il quale la donna non sembra avere un legame molto profondo. Ecco che arriva l’ispettore capo Wexford ad indagare sullo strano caso del flautista ucciso e le indagini lo portano perfino in California e in Francia… riuscirà a scoprire l’assassino e il movente? Anche se i suoi sospetti ruotano intorno alla cospicua eredità…

A primo impatto non ho avuto una buon’impressione leggendo la trama, non mi ha colpito in modo particolare continuando la lettura, però mi sono abbastanza appassionata e ho cominciato ad entrare nella storia e ad indagare insieme a Wexford, sospettando di questo o di quello, sorprendendomi alla fine…

Personaggi
Il protagonista del romanzo è l’ispettore capo Reg Wexford, non è descritto fisicamente, ma sembra un uomo abbastanza piacevole, molto legato alla moglie e alla figlia e che ama stare in famiglia. Mi ha dato l’impressione di essere un tipo tranquillo, gentile che tiene molto al suo lavoro e s’impegna nelle indagini fino a trovarne la soluzione. Non mi dispiace come personaggio, anche se forse, lo avrei capito molto meglio come personaggio se avessi letto i romanzi prima di questo. In ogni caso un buon personaggio, che mi ha incuriosito abbastanza.
La coprotagonista del romanzo è Natalie Arno Camargue, la figlia di Manuel Camargue, il celebre flautista ucciso in una notte di bufera di neve, la principale sospettata dell’omicidio dell’uomo. Una donna molto bella, dai lucenti capelli lunghi, neri e lucenti e gli occhi vicino al nero notte e splendenti, di corporatura abbastanza formosa ma snella, la bocca carnosa e bene arcuata. Un aspetto di quel genere, ideale per le fantasticherie mascoline, dà sempre ad una donna un’aria leggermente indecente, soprattutto se si accompagna ad un atteggiamento un poco provocante. E lei, anche se non lo faceva apposta camminava ancheggiando in una maniera che non era certo molto castigata. Un carattere spigliato, sveglio, indubbiamente una donna in gamba, piena di fascino ma con qualcosa d’ambiguo, di serpentino. Un personaggio che mi ha intrigato moltissimo, direi colei che ha reso il romanzo interessante e avvincente, sospetti lei, ma allo stesso tempo ti domandi se davvero è lei la vera assassina, una domanda che mi ha accompagnato per tutta la lettura.
Gli altri personaggi principali del romanzo sono:
Dinah Baxter Sternhold, la giovane fidanzata e promessa sposa di Manuel Camargue, già vedova in giovanissima età. Una ragazza di venticinque anni, molto pallida e piccolina, sembrava un topino con occhi grigio-bruni che sembrano soffusi di una morbida luce. E’ colei che informa Wexford dell’esistenza di una figlia di Camargue, la quale sembra essere tornata dopo parecchio tempo a cercare il padre con il quale aveva un pessimo rapporto. Sinceramente non mi ha colpito molto come personaggio, direi che non mi ha trasmesso niente, anzi, mi è rimasta particolarmente indifferente e secondo me non particolarmente essenziale all’interno del romanzo…
Ivan Zoffany, amico di Natalie, sembra avere un rapporto di odio-amore nei confronti di Natalie, la guardava con un’espressione impenetrabile da ipnotizzato, un’espressione che poteva significare indifferentemente disprezzo, invidia, desiderio o puro e semplice odio. Un uomo sulla quarantina, dai capelli biondi, folti e ondulati e una bella barba da vichingo ma la sua figura risultava alquanto compromessa da un rotolo di grasso.  Un personaggio ambiguo, che non mi ha ispirato molto per tutto il romanzo…
Jane Zoffany, amica di Natalie e moglie di Ivan. Una donnina esile, ancora abbastanza giovane, forse ancora più giovane di Natalie, ma sciupata in viso e con evidenti fili grigi fra i capelli neri e ricciuti. Un carattere molto chiuso, riservato e troppo sensibile nei confronti di tutta la situazione che la circondava, sinceramente mi ha suscitato molta pena come personaggio, mi ha suscitato anche tenerezza in alcuni momenti.
Mike Burden, l’altro ispettore di polizia, collega e amico di Reg. Non è descritto fisicamente e mi è sembrato un uomo piuttosto sbrigativo, sveglio e diffidente nei confronti di tutta la situazione. Non l’ho trovato un personaggio particolarmente importante per il corso della storia, in ogni caso un aiuto per Reg e compagno d’indagini.
Kenneth Ames, avvocato di Natalie.  Un ometto magro, quasi sparuto, dal viso giovanile, un tipo distaccato e chiacchierone, aveva modi affabili e distaccati. Sinceramente non mi ha proprio incuriosito come personaggio… non mi ha trasmesso particolare emozione.

Frasi
Come sapete ormai, mi piace molto annotare e sottolineare le frasi che maggiormente mi colpiscono o sento più vicine a me, mentre leggo il romanzo. Anche in questo romanzo ne ho trovata una:
Chi comincia con la certezza, finirà con i dubbi ma che si accontenta di cominciare coi dubbi, finirà con la certezza”. Una frase che racchiude un bel significato con il quale sono completamente d’accordo… a volte se si fa qualcosa e si hanno dei dubbi si fa di tutto per cercare la certezza e ci s’impegna per lei, mentre chi parte già troppo sicuro di sé alla fine si ritroverà ad avere dei grossi dubbi…

Le mie considerazioni
Mi piace molto, ogni tanto, leggere uno di questi Gialli Mondadori, mi appassionano sempre e mi divertono perché mi permettono di seguire la storia, prendere parte alle indagini e cercare di indovinare l’assassino e anche questo romanzo mi ha fatto fare tutto ciò. Mi è piaciuto tuttosommato mi ha intrigato abbastanza e mi ha portato a cercare di capire chi poteva essere l’assassino e il movente e ho avuto sospetti per tutto il corso della lettura, sbagliando ovviamente la conclusione…
Ho trovato la lettura molto piacevole, semplice, scorrevole e la trama abbastanza curiosa ed intrigante, ho iniziato così per caso la lettura di questo libro e mi ha tenuto compagnia nel tragitto sul pullman, mentre andavo al lavoro e in pausa pranzo e mi ha fatto molta compagnia, ho sospettato di un paio di persone e Wexford l’ho trovato un personaggio abbastanza interessante, ho indagato insieme con lui per cercare di scoprire la verità sulla morte del povero flautista e cercato di scoprire se la donna che dice di essere la figlia di Camargue, sia effettivamente colei che dice d’essere o se si tratta di un’imbrogliona.
Un romanzo carino, che mi ha coinvolto abbastanza, anche se, a volte, dovevo ritornare indietro con le pagine perché mi perdevo un po’ nella lettura, era come se mi fossi assentata un attimo e avessi perso così dei particolari discorsi e facendo quindi ripetere il tutto.
Ho seguito con abbastanza interesse la vicenda, in un susseguirsi di scene abbastanza intriganti fino al colpo di scena finale che ha smontato tutta la mia teoria e il mio sospetto… anche Wexford, il personaggio principale della storia, aveva la mia stessa idea…abbiamo sbagliato entrambi ed è stata una sorpresa.

Ruth Rendell
Il vero nome della scrittrice britannica di questo romanzo è Ruth Barbara Grasemann Rendell ed è nata a Londra il 17 Febbraio 1930. Autrice di best-sellers polizieschi, del mistero e romanzi psicologici.
E’ il primo romanzo che leggo di quest’autrice e sinceramente mi ha abbastanza incuriosito, ho trovato il suo stile semplice, abbastanza completa e dettagliata nel descrivere e raccontare i vari personaggi e le varie situazioni. Ha saputo incuriosirmi ed appassionarmi abbastanza alla vicenda narrata e mi ha portato ad indagare insieme al suo ispettore capo della polizia Wexford.
Sicuramente leggerò qualche altro suo romanzo per approfondire la conoscenza di questa scrittrice piuttosto elegante nel raccontare le vicende, la cura appunto dei dettagli e lo spessore psicologico dei profili.

Mio Voto: 7+

Dati libro
Titolo Originale: Put On by Cunning.
Traduzione: Elsa Pelitti.
Casa Editrice: Arnoldo Mondadori Editore Spa.
Edizione: I Classici del Giallo marzo 2000.
Nr.: 865.
Anno Copyright: 1981.
Genere: Romanzo Giallo.
Pagine: 219.

Data Inizio Lettura: 29.06.2009

Data Fine Lettura: 09.07.09

Mia conclusione
Un giallo molto carino da leggere che consiglio a tutti gli appassionati di questo genere di romanzo.

Sono arrivata alla fine di questa mia recensione e aspetto come sempre i vostri commenti e soprattutto se conoscete il romanzo, l’autrice o se avete letto qualcos’altro della Rendell. Vi mando un bacione e vi auguro un buonissimo fine settimana a tutti.
Dany ^____^

“…
Erano quasi le otto e mezzo quando si accorse che stava appisolandosi di nuovo, perciò si alzò, stirò le braccia e rimase ritto davanti alla finestra, sorpreso di vedere che aveva ricominciato a nevicare. Le conifere erano di nuovo spolverate di bianco, tutte tranne una. Poi vide che l’albero si muoveva. Aveva osservato spesso che di notte, nella mezza luce, ai suoi occhi indeboliti quegli alberi sembravano persone. Ora evidentemente aveva scambiato un uomo, o una donna, per un albero. Non avrebbe saputo dire se fosse Ted o Muriel, quello che aveva visto, una figura in pantaloni e cappotto che ora stava salendo verso il punto in cui doveva trovarsi il sentiero che portava al boschetto di betulle. Ma ero certo uno di loro. Camargue decise di aspettare ancora una decina di minuti prima di portare fuori il cane. Se lo avesse visto Ted, avrebbe certo insistito per prendere lui Nancy e farle fare un’altra lunga corsa della quale lei non aveva proprio alcun bisogno dopo tutto il ruzzolare di quel pomeriggio.
La figura in giardino ora era scomparsa, e la luna non era più così splendente, pure Camargue avrebbe giurato di aver visto muoversi un altro albero. Era ben triste la vecchiaia, quando le facoltà delle quali si era avvezzi a fidarsi come vecchi amici cominciavano a giocare brutti scherzi!”

40 commenti:

  1. Anche a me piacciono i gialli, soprattutto in estate, li trovo perfetti!
    Grazie del consiglio quindi.
    V

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  2. Stavo appunto cercando un libro da portare in vacanza, e questo mi ha incuriosita! Ciaoooooooo

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  3. ci faccio un pensierino, poi io adoro leggere!!! un bacio

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  4. ciao..dico la verità i gialli nn sono il mio genere di libri preferiti ma ho letto con interesse la tua recensione..

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  5. grazie per la spiegazione sembrano letture molto interessanti

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  6. Ciao Danila, non conoscevo questo libro, ti faccio i complimenti per la recensione, mi hai trasmesso tantissima curiosità! Comprerò il libro e lo leggerò sotto l'ombrellone!!!!

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  7. adoro leggere, in estate mi piace mettermi in giardino e rilassarmi così! questo libro non lo conoscevo, ma mi piace trovarne sempre di nuovi! grazie per la recensione, molto utile! laura

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  8. bello questo libro, hai fatto una recensione completa ed utile, brava, un abbraccio SILVIA

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  9. I gialli Mondadori mi ricorda quando da piccolina andavo alle bancherelle dell'usato e vedevo questi libri vecchissimi stampati su carta quasi ingiallita. Credo siano stati i miei primi gialli! Questo mi mancava, devo cercarlo!

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  10. Grazie della tua bella recensione, sembra un bel libro, pensa che mi hai suggerito un libro da regalare a mio marito che è un grande divoratore di gialli ed a cui piacerà sicuramente questo libro, grazie provo a cercarlo appena riesco ad andare in libreria!

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  11. Lo metto nella lista dei libri da leggere. Grazie x io consiglio

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  12. Certo, dover tornare indietro per recuperare dei passaggi può sembrare stancante. Ma con alcuni gialli accade. Credo lo cercherò come lettura evasiva

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  13. ma sai che non ho ancora provveduto ad acquistare un libro da leggere sotto l'ombrellone??? sarà perchè le mie vacanze appena iniziate sotto l'insegna del cattivo tempo e di malanni vari non mi hanno ispirato titoli! prendo nota di questo giallo allora!

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  14. Una lettura iniziata fiaccamente ma che poi ha finito per coinvolgerti ed entusiasmarti... direi allora che potrei inserire il titolo nella lista delle letture da fare. Grazie per la bella recensione, sempre molto personale e vera. Ciao

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  15. ....un libro davvero interessante e poi a me i gialli mi piacciono in particolar modo..lo prenderò di sicuro in cosiderazione questo che mi hai proposto tu!!!

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  16. Mi piacciono i gialli e questo non lo conoscevo! ci farò un pensierino, da come lo descrivi sembra molto carino! :)

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  17. Adoro i gialli, trovo interessante la recensione,ecco ho trovato il libro giusto da portare in spiaggia.Buon fine settimana Daniela.

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  18. Non ho mai letto questo libro, sembra interessante dalla trama però!

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  19. Bella recensione, magari lo leggo anche io!

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  20. mi hai incuriosita tantissimo...mi sà che faccio un salto in biblioteca :D

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