Buon Pomeriggio Stelline!
Oggi vi parlo del
secondo libro della trilogia Venti di Tempesta, ossia PROFUMI PERDUTI
di Charlotte
Link. L’ho letto nel mese di Novembre e premetto che mi è piaciuto
molto di più rispetto al precedente Venti di Tempesta, di cui trovate QUI
la recensione completa.
Titolo: Profumi Perduti
Autrice: Charlotte Link
Editore: Corbaccio
Edizione: Mondolibri
Serie: Venti di Tempesta (secondo libro)
Pagine: 521
Genere: Narrativa Storica e Romanzo Rosa.
Trama: Germania, 1938. Il regime
Hitleriano sta precipitando il Paese e il mondo intero in una guerra rovinosa,
ma la giovane aspirante attrice Belle Lombard è poco interessata alla politica:
il suo sogno è di entrare nei Filmstudios di Berlino e incontrare l’uomo della
sua vita, mentre la madre Felicia, indimenticabile protagonista di Venti di
Tempesta, continua la sua folgorante ascesa nel mondo dell’industria asservita
al regime nazista. Tuttavia, il destino della Germania non può non intaccare la
vita privata di ciascuno, e ciascuno cercherà di sopravvivere seguendo le
proprie inclinazioni: entusiasmo, indifferenza, ricerca del compromesso,
opposizione, sacrificio. Felicia resterà saldamente ancorata alle sole cose in
cui crede: la famiglia e l’azienda, e aiuterà Belle durante gli anni terribili
della guerra, del terrore, dei bombardamenti, dei lutti. Impotente assisterà
alla perdita dell’amatissima Lulinn, la tenuta di famiglia nella Prussia
orientale, e scoprirà, troppo tardi, la forza del sentimento che la lega all’ex
marito Alex.
PROFUMI PERDUTI è un grande
affresco famigliare sullo sfondo della Germania e dell’Europa. Ho letto questo
libro stimolata dalla curiosità di continuare la saga, di cui lessi il primo
libro della trilogia nel mese di Agosto. Sicuramente il primo libro della saga
non mi piacque tantissimo ma, a lettura conclusa, mi sono data la possibilità,
prima di scartare completamente questa serie, di leggere il secondo romanzo.
Primo perché ho tutti e tre i libri e secondo perché il modo di scrivere della
Link non mi era dispiaciuto e volevo darle un’altra possibilità e ho fatto
bene, in quanto, Profumi Perduti mi è piaciuto!
L’ho trovato un
romanzo più coinvolgente e sicuramente più avvincente del precedente, conferma
la bravura dell’autrice tedesca nel tessere una storia in atmosfera di un
periodo storico reale come il fascismo, la Seconda Guerra Mondiale e tutto ciò
che ha caratterizzato quel periodo, tratteggiando, con la consueta sensibilità
che la contraddistingue, dei personaggi che incarnano lo spirito degli
avvenimenti che li coinvolgono e li travolgono, con i loro sogni perduti di
ricchezza e di successo, di amore e di felicità.
“Una guerra così ci rende tutti uguali. Ricchi o poveri, adesso
sopravviviamo tutti quanti! Non ci sono più differenze.”
Profumi Perduti è narrato in terza
persona e qui troviamo come sempre Felicia con sua figlia Belle, due donne
molto simili, coraggiose e che mettono se stesse e il loro mondo prima di tutto
e tutti. Tra la Germania, la Francia, la Russia, la casa di famiglia in Prussia
orientale e l’America troviamo la storia incrociata con quella delle due donne:
Felicia una grande imprenditrice orgogliosa, determinata ed egoista e Belle che
sogna il cinema mettendo al centro se’ stessa, i suoi sentimenti e desideri
senza preoccuparsi del marito e di chiunque altro. Sono tante le
caratteristiche e i modi di fare che accomunano madre e figlia, soprattutto l’amore
che provano per due uomini che non sono i rispettivi mariti. L’amore le porterà
a far soffrire le persone che le circondano e che, nonostante tutto, continuano
ad amarle, come ad esempio Alex Lombard, ex marito di Felicia, che provando
amore e odio per la donna, non la lascia mai da sola ed è sempre presente nei
momenti più duri per lei, nonostante lei non lo meriti e non lo apprezzi come
lui meriterebbe.
“Resta con me, ti prego, fino a domattina, Allora mi alzerò e
stringerò i denti per andare avanti, ma, fino al allora, resta con me!”
Profumi Perduti è davvero una
storia molto interessante, originale, scritta bene, dove vi è una buona
logicità nella conduzione della storia, dove la trama si snoda secondo una
conseguenza di azioni e reazioni che non fuoriescono dal binario della
narrazione.
“La gente aveva paura di dare lavoro agli ebrei, e questa paura
sarebbe aumentata adesso che loro erano costretti a dichiarare apertamente la
propria appartenenza.”
Il periodo storico
è scritto davvero bene e ha portato all’attenzione la difficoltà, gli orrori, la
fame e il fascismo, e di quanto, quel periodo abbia segnato l’anima e la vita
di molto persone e mi ha fatto tanto riflettere sui problemi del periodo, le
violenze e i comportamenti dei “militari” e ci sono alcune scene all’interno
del romanzo, che mi hanno toccato il cuore.
Ottima la
caratterizzazione dei personaggi che dà vita a figure concrete che non inducono
a confusione il lettore. Non ho trovato immedesimazione con le due protagoniste,
Felicia e Belle o altri personaggi ma, ho provato empatia: ho amato Alex
Lombard, ho odiato Belle e Felicia; sono riuscita a entrare nelle loro teste,
ho capito il loro modo di ragionare e di vivere le loro vite pur non
condividendole o apprezzandole. Il quadro psicologico di tutti i personaggi è chiarissimo,
preciso e concordante per tutta la narrazione.
Il linguaggio
utilizzato è ricco, di registro alto, dove si alternano sequenze narrative,
descrittive, riflessive e dialogiche che portano a un ritmo di lettura
piacevole, scorrevole e meno noioso rispetto al primo libro. Assolutamente
presente l’effetto sorpresa, anche se non me lo aspettavo, nella parte finale
della storia, dove alcuni eventi mi hanno sconvolto, lasciandomi in lacrime e
questo dà un valore in più al libro e alla storia stessa, poiché ha saputo
emozionarmi e lasciarmi il segno a lettura conclusa.
“Felicia, tu bellissimo fuoco fatuo, nemmeno tu ce la fai più a
sopportare la vita che conducevi un tempo. Hai inseguito tantissime cose, ma
devi tenere presente che una donna vicina ai quarantasette anni ha molto meno
fiato di una ventenne. Prova a rallentare un po’ Felicia.”
Per tutto il
romanzo ho trovato il comportamento di Felicia, davvero irritante e
incomprensibile pur riconoscendole un grande coraggio e una grande
determinazione nel voler reagire e realizzare il sogno di far rivivere la casa
di famiglia. Il suo sogno, la sua forza e la curiosità di sapere se riuscirà a
realizzarlo mi hanno lasciato la voglia di leggere il terzo e ultimo libro dal
titolo Una difficile Eredità.
Profumi Perduti è un libro che
colloco fra quei “pezzi di cuore”, ossia libri che mi hanno emozionato e che
sono felice di averlo letto nonostante il “non amore e immedesimazione” con la
protagonista!
Bene Stelline anche
questa recensione della mia ultima lettura Profumi Perduti di Charlotte Link
finisce qui. Cosa ne pensate di questo romanzo? L’avete letto? Siete d’accordo
con me oppure no? Avete letto tutta la trilogia? Vi ispira? Fatemelo sapere in
un commento qui sotto!
Vi mando un bacione
e alla prossima!
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