“Il tradimento, come la peste, si nutre del
sangue”.
Trovo questa
frase, presente nel libro a pagina 315, perfetta per aprire la recensione di un
libro che ho letto alla fine di luglio e i primi di agosto e che faceva parte
del mio Progetto Smaltimento Libri .
Il libro in
questione è LA MIGLIOR
VENDETTA di ELIZABETH GEORGE, un’autrice
statunitense che mi piace tantissimo e che avevo scoperto anni fa, leggendo due
suoi romanzi, “Agguato sull’Isola” e “E liberaci dal padre”.
La storia si
svolge in un vecchio castello, il Westerbrae, situato nelle campagne scozzesi e
adibito ormai in albergo.
In questo
isolato e misterioso castello vi è riunita una compagnia di attori teatrali di
Londra, che dovrebbero mettere in scena un dramma scritto dalla giovane e
famosa autrice di testi teatrali, Joy Sinclair.
La giovane
drammaturga, però, è misteriosamente trovata assassinata nella sua stanza e il
copione misteriosamente scomparso. Ecco entrare in scena l’ispettore Linley con
la sua partner, il sergente Barbara Heavers, che dovrà così indagare sul
misterioso omicidio e scoprire il movente…
Ma perché,
oltre ad esserci come vittima l’autrice del dramma, è anche sparito
misteriosamente il copione stesso? Forse c’era scritto qualcosa che non doveva
e non poteva andare in scena?
L’assassino
deve essere per forza tra gli ospiti dell’albergo, anche perché si trova in un
luogo piuttosto isolato, non facile da raggiungere e in più le condizioni
climatiche non favoriscono certo la fuga del colpevole…ecco che Linley inizia
così a interrogare tutti i presenti nel castello e per lui non sarà un compito
facile scoprire l’assassino in mezzo a quegli attori, abituati a mentire e
fingere per lavoro e magari bugiardi e quindi recitare un ruolo anche nella
realtà, capaci di celare il vero essere dietro all’ambiguità e alla
recitazione.
Un romanzo
davvero avvincente di quelli che piacciono a me, un thriller che mi ha
appassionato e coinvolto pagina dopo pagina, immersa nella lettura e con la
voglia di indagare e scoprire chi fosse il colpevole, sospettare dapprima un
personaggio, poi un altro e scoprire poi la suspance nelle indagini, nei vari
indizi e la sorpresa dei sentimenti di ogni personaggio verso la vittima, gli
intrighi, i sotterfugi e lo spalancare gli occhi nelle pagine finali dove
compare il nome del vero colpevole.
Come con i
precedenti libri letti della George, anche questo ha saputo appassionarmi e
coinvolgermi fin dal primo momento e sorprendermi poi nella parte finale, un
romanzo dal quale facevo fatica a staccarmi, perché ero troppo curiosa di
scoprire se i miei sospetti erano giusti e arrivare finalmente alla conclusione
della storia, con una punta di tristezza poi una volta terminato e non riuscire
a leggere un libro subito dopo, perché ancora coinvolta dai personaggi,
dall’ambiente e dal romanzo stesso.
Confrontando LA MIGLIOR VENDETTA con i due
romanzi letti della George, posso dire che tutti e tre hanno saputo
coinvolgermi e appassionarmi alla storia e ai personaggi stessi, ma sicuramente
tra i tre, il mio preferito rimane sempre “Agguato sull’Isola”, il primo
romanzo che ho letto della scrittrice e che mi ha fatto appassionare ai suoi
romanzi, per il suo modo di scrivere e di coinvolgermi fino all’ultima riga.
Un’autrice che
sicuramente è tra le mie preferite e di cui ho voglia di scoprire e leggere
altre sue storie!
Cosa dire dei
personaggi del romanzo? Tutti con delle storie, tutti con diverse personalità e
tutti con un sentimento nei confronti della vittima, Joy Sinclair.
Vi è,
innanzitutto, la proprietaria dell’albergo stesso, Francesca Gerrard e poi i
dipendenti ossia la cuoca di mezza età, il ragazzo factotum e la giovane Mery
Agnes Campbell, cameriera.
Tra la
compagnia presente nel castello troviamo:
Lord Stinhurst,
produttore teatrale sulla sessantina, la figlia dello stesso Elizabeth;
Marguire Rintoul, contessa di Stinhurst; Jeremy Vinley, giornalista e critico
teatrale del Times; Joanna Ellacourt con il marito David Sydeham; Irene
Sinclaire, sorella della vittima; Robert Gabriel, primo attore della compagnia;
Rhys Davies-Jones, il regista e la giovane e bella Lady Helen Clyde, che sembra
essere una vecchia e importante conoscenza dello stesso Ispettore Linley…
E poi ci sono
appunto, l’ispettore Linley, che anche in questa vicenda lo trovo molto
malinconico, triste, un po’ sofferente per una donna che non merita il suo
amore; Simon e Deborah St.James, amici di Linley e Barbara Havers, il sergente
che accompagna Linley nelle indagini e con la quale ha uno strano e particolare
rapporto di odio e amore. Sarà la stessa Barbara a cercare di proteggere il
collega dalla sofferenza della scoperta del rapporto di Lady Clyde con uno dei
membri della compagnia (non vi dico di più perché è tutto da scoprire). La Havers , un personaggio che
ho apprezzato un po’ di più in questo romanzo, rispetto al precedente.
Non vi capita
mai quando leggete un romanzo di immaginare i protagonisti e associarli a
qualche viso noto visto in televisioni, oppure al cinema o nel mondo dello
spettacolo?
A me succede spesso e anche in questo romanzo il viso di Linley
l’ho immaginato così.
Mentre Barbara
Heavers me la immagino così.
Come sempre vi
annoto le frasi che mi hanno maggiormente colpito, una è la frase scritta
all’inizio del mio post e la seconda è questa:
“La forza improvvisa del ricordo lo colpì in
modo doloroso e lo fece sentire completamente solo”.
Trovata a Pag.
199
Un romanzo
assolutamente promosso che conserverò tra i miei libri e che magari rileggerò
nel tempo.
Mio voto: 8+
Alcuni
dati del libro che ho letto:
Titolo
Originale: Payment in Blood
Anno
copyright: 1989
Casa
Editrice: Longanesi & C.
Edizione: Teadue Aprile 2011
Pagine: 429
I libri
della serie sono:
- E liberaci dal padre
- La miglior vendetta;
- Scuola Omicidi;
- Il lungo ritorno;
- Per amore di Elena;
- Dicembre è un mese crudele;
- Un pugno di cenere;
- In presenza del nemico;
- Il prezzo dell’inganno;
- Il morso del serpente;
- Cercando nel buio;
- Nessun Testimone;
- Prima di ucciderla;
- La donna che vestiva di rosso;
- Questo corpo mortale;
- Un castello di inganni;
- Un piccolo gesto crudele
Mentre gli
altri libri (non della serie) sono:
-
Agguato sull’ Isola
-
Un omicidio inutile
Degli altri due
libri letti in precedenza, avevo fatto le recensioni ma, non avevo ancora il
blog e le pubblicava sul sito di Ciao, sicuramente appena posso cercherò di
riportarle anche sul blog, intanto se volete potete andare a leggerle sul sito
di Ciao:
Sicuramente è
un romanzo che consiglio a chi ama il genere thriller e mistery e per chi ama,
come me, indovinare tra i tanti personaggi, il colpevole!
Buona lettura e
fatemi sapere la vostra opinione se l’avete letto!!
Ciao e al
prossimo post!
Dany ^_^
Anch'io adoro la George Dany!!! Ho letto praticamente tutti i suoi libri!
RispondiEliminaUn abbraccio carissima
Davvero??? No io sono indietrissimo....ma spero di recuperare!! Grazie per il tuo commento e un bacione!
EliminaBuon week end :)
Un genere che amo molto e che alterno alle letture horror. A dire il vero questo ultimo periodo ho molto trascurato la lettura e dell'autrice Elizabeth George non ho ancora letto nulla. Il tuo entusiasmo è convincente.
RispondiEliminaFammi sapere allora se lo leggi!!! Un abbraccio e grazie per il tuo commento :)
Elimina