martedì 28 maggio 2024

UOMINI CHE ODIANO LE DONNE DI STIEG LARSSON - RECENSIONE LIBRO 📖

Buongiorno Stelline,

benvenute o bentornate sul mio blog!

Oggi porto per la mia rubrica LA BIBLIOTECA DI DANY la recensione di un libro che ho riletto nel mese di aprile e che ancora una volta si è confermata una lettura molto bella con una storia coinvolgente, avvincente e che mi ha lasciato tantissimo una volta chiuso il libro, sto parlando di UOMINI CHE ODIANO LE DONNE di Stieg Larsson.



Iniziamo con dei piccoli dati inerente all'edizione che ho io da anni nella mia libreria!

Autore: Stieg Larsson

Editore: Marsilio Editori

Edizione: Farfalle

Pagine: 685

Serie/Saga: Millenium ( primo libro)

Tipo: cartaceo in copertina flessibile

Mio Percorso: Rilettura Libro

Mese di Lettura: aprile 2024

Genere: Romanzo Giallo e Poliziesco

Mia Valutazione: 💚💚💚💚💚


"Ti racconterò la storia della famiglia Vanger. E' una storia lunga e cupa di odio, liti familiari e smodata avarizia.

Il motivo che mi spinge è il più semplice: la vendetta. E ciò che desidero è che ascolti la mia storia fino in fondo."

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote del potente Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto.

Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millenium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. 

Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.



La vicenda si svolge in epoca reale, corrisponde ad un arco di tempo che si estende per un anno intero e la narrazione procede secondo un ordine cronologico e la stessa si svolge a Stoccolma, Upsala, regione del Norrland, Australia, quindi luoghi assolutamente reali e principalmente aperti.

Narrato in terza persona, seguiamo il punto di vista di due personaggi: Mikael e Lisbeth. Abbiamo un linguaggio ricco, chiaro, semplice, di registro quotidiano, colloquiale, dove si alternano sequenze narrative, descrittive, riflessive e dialogiche e il ritmo narrativo è piuttosto rapido nonostante la minuziosità delle varie descrizioni, ma che non risultano lenti o noiosi, al contrario, la lettura procede in modo semplice, scorrevole e risulta molto piacevole.

Complessivamente ho trovato il romanzo molto interessante, avvincente, per nulla noioso, anzi, stimolante anche se non sempre facilissima la lettura,  in quanto alcuni momenti davvero toccanti che suscitano tantissime emozioni e questo mi ha coinvolto completamente nella storia, facendomi quasi mancare il respiro dall'intensità di ogni singolo momento. La narrazione è tenuta benissimo, capace di appassionare con una grande chiarezza come esposizione dei fatti che ho trovato sicuramente originali e che reggono benissimo sul piano logico.

Mi è piaciuta tutta l'indagine sulla scomparsa di Harriet, l'aggiungersi e l'incastrarsi di mille altri elementi che hanno reso ancora più intrigante e appassionante la vicenda, e soprattutto ho amato tantissimo il rapporto tra Mikael e Lisbeth, mi è piaciuto il loro incontro, la loro diffidenza iniziale che, con lo scorrere delle pagine, si trasforma in fiducia e grande amicizia che li porta sempre più vicini e sempre più affiatati tanto da far crollare le barriere di Lisbeth nei confronti degli uomini.

Sicuramente ho provato tantissima rabbia nei confronti di un paio di personaggi, ovviamente uomini, che hanno fatto cose terribili ma che non riporto qui per non rovinare la lettura a chi ancora non conosce questo romanzo ma posso dirvi che dopo aver letto determinati passi, ho dovuto staccare un attimo, sopraffatta com'ero dalla rabbia e dall'orrore e chiedendomi come sia possibile che certi mostri arrivino a fare quelle cose terribili…

Mi è piaciuto Mikael ma la mia preferita è senza ombra di dubbio, Lisbeth, della quale ho sentito e condiviso ogni suo dolore, momento ed emozione, ho vissuto la storia insieme a lei e ho provato gioia, dolore, rabbia, diffidenza proprio come lei.

Stieg Larsson ha scritto un romanzo che emoziona e che, al di là dell'indagine serrata e dei colpi di scena, contiene un messaggio sul nostro tempo, un tema centrale che mette in evidenza, ancora oggi, la violenza e l'abuso sulle donne e con due splendidi eroi moderni, Mikael e Lisbeth, con le loro incertezze e debolezze ma anche due eroi anticonformisti, caparbi che amano la verità, senza pensare alle conseguenze, due eroi diversi tra loro ma che si completano. Due personaggi diversi ma uguali, affascinanti, entrambi non amano le regole, liberi anche nella loro sessualità, hanno una morale tutta loro. Larsson ci presenta questi eroi raccontandoci le loro vite passate e presenti, le loro idee, i loro lavori, il fatto che non si conoscono inizialmente, ma che le loro vite scorrono parallelamente, uno non sa dell'esistenza dell'altra fino a quando il caso, il fato, li vuol far incontrare per poter scoprire quello che nessuno poteva immaginare ci fosse dietro un caso di una ragazza scomparsa quarantatré anni prima.

Passiamo alla valutazione su questo primo romanzo della serie Millenium, e partiamo dal punto di vista oggettivo:

. Un bellissimo contenuto ed uno stile ben curato. La storia è oggettivamente interessante e si è rivelata una bravura stilistica che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. 

. L'opera è scritta bene. Le norme della grammatica assolutamente rispettate, non ho riscontrato alcun refuso o errore di battitura o quant'altro.

. Ottima logicità nella conduzione della storia. Il filo conduttore e la coerenza fra i piani narrativi non sono mai traditi da stravaganze senza senso, al contrario, tutto si snoda secondo una conseguenza di azioni e reazioni che non fuoriescono dal binario della narrazione.

. Giusta e Ottima caratterizzazione dei personaggi. Tutti i personaggi presentano caratteristiche ben precise che hanno dato vita a figure concrete, che non hanno indotto me lettrice in confusione, anzi, il loro quadro psicologico e il loro modo di comportarsi è chiarissimo, preciso e concordante.

. Dialoghi efficaci. Le interlocuzioni non risultano mai banali o privi di senso, al contrario sono avvincenti, convincenti e non superficiali, ma ben strutturati e che coinvolgono nelle loro conversazioni.

Dal punto di vista soggettivo e personale questo romanzo l'ho trovato:

. Sicuramente Originale. Non vi sono vicende scontate, banali ma, al contrario, tutte scene assolutamente coinvolgenti e che suscitano tantissimo interesse ed emozione.

. Non contiene stereotipi largamente e banalmente condivisi.

. Uomini che odiano le donne ha generato in me molta curiosità, interesse e ho trovato immedesimazione, condivisione, coinvolgimento ed ho provato grande empatia per i personaggi della storia e appena avevo un attimo di tempo continuavo a leggere molto volentieri. Ovviamente non c'è stato l'effetto sorpresa, poiché, essendo una rilettura, conoscevo già i risvolti della vicenda e quindi non sono rimasta sorpresa ma, con la rilettura, ho potuto cogliere delle sfumature e approfondire certi aspetti che avevo tralasciato in una prima lettura e questo mi ha fatto apprezzare ancora di più la storia narrata e sicuramente un finale che, anche se conclude la vicenda, lascia aperte alcune porte e ti fa dire, devo assolutamente leggere il secondo per scoprire cosa succederà a Lisbeth e come reagirà dopo aver visto "una certa cosa" nelle battute finali.

. Un romanzo che inserisco, anzi riconfermo, tra i miei libri preferiti. Una storia per cui ho avuto bisogno qualche giorno per staccarmi prima di poter iniziare a leggere qualcos'altro, ho dovuto aspettare un attimo per riuscire a lasciar andare Lisbeth, la storia e tutta la vicenda narrata e chiudermi la porta alle spalle con tutte le emozioni che questa storia ha suscitato.





"Non accettare uno scontro quando sai con certezza che perderai. Per contro non lasciare mai che qualcuno che ti ha offeso la passi liscia. Aspetta il tuo momento e colpisci quando sei tu in posizione di forza anche se non hai più necessità di farlo."








Bene Stelline, questo è tutto per la mia personale recensione per questa lettura piacevolissima, anzi rilettura, di aprile. Fatemi sapere cosa ne pensate, se avete letto il libro, se vi ho incuriosito e vorrete intraprenderne la lettura. Scrivetemi tutto nei commenti! Io vi mando un bacione grandissimo e ci leggiamo presto in un prossimo articolo, se vi va!

Dany 💋


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