"Sotto le sue carezze, il fiore dell'amore in lei rifioriva, dopo anni di abitudine e disgusto per gli uomini"
Ciao a tutti! Benvenuti o Bentornati sul mio Blog! Oggi vi porto IL MIO DIARIO DI LETTURA dedicato al libro NANA' di Emile Zola, un classico della letteratura francese che ho scoperto per caso e sono molto felice di averlo letto, nonostante non mi abbia trasmesso grande emozione, ma un romanzo che mi ha comunque coinvolto se non completamente e che ho trovato importante per arricchire il "mio bagaglio" culturale relativo al mondo della letteratura, che io amo da sempre!
Autore: Emile Zola
Titolo: NanÃ
Casa Editrice: Feltrinelli Editore
Edizione: Universale Economica Feltrinelli/Classici
Pagine: 480
Data Pubblicazione: 4 giugno 2024
Mese di Lettura: Novembre 2025
Genere: Classico.
Voto: ⭐⭐⭐,5
Nanà è una giovane donna proveniente da un ambiente povero e sordido che fugge dalla sua famiglia e dalla miseria.
All'inizio del romanzo, Nanà è una ragazza di umili origini, con un'esistenza squallida, ma anche un desiderio di felicità , lusso, amore e libertà . Essa fa il suo ingresso nel mondo del teatro, dove scopre la sua sensualità e il suo fascino, gettandola in un vortice di piaceri e ambizioni.
Tutto ruota attorno alla vita di Nanà , che da giovane povera diventa un'attrice e cortigiana di successo nella Parigi del Secondo Impero. La sua storia inizia con l'ascesa al successo, ottenuto grazie al suo fascino, che le permette di vivere nel lusso grazie ai numerosi amanti. Nanà esibisce fin da subito una sorta di irrefrenabile propensione al vizio, che la porterà via via a rimorchiare sconosciuti, di ambo i sessi, nei ristoranti e per strada, anche raggiunta la consacrazione nell'empireo delle mantenute di lusso.
Ha più volte la possibilità di sposarsi e quindi di sistemarsi, ma sempre prende a calci le opportunità di redenzione sociale che le vengono offerte, perchè lei ama il vortice della vita e sente l'impulso di dover trascinare con sé alla rovina quante più persone riesca della società decadente nella quale vive.
Altri eventi chiave includono la sua decadenza morale e fisica, la passione per il figlio Louis e la sua morte per vaiolo, che coincide con l'inizio della guerra franco-prussiana, simboleggiando la fine di un'era.
La sua fine è un riflesso del declino del Secondo Impero: sfigurata dalla malattia ritorna al suo passato e alla distruzione che aveva cercato di sfuggire, diventando il simbolo di una bellezza ormai corrotta e del fallimento dell'epoca che rappresentava.
I fatti narrati sono una miscela di realtà e finzione, radicati nella realtà sociale del XIX secolo, ma con eventi e personaggi creati per servire lo scopo del naturalismo.
Nanà di Emile Zola è senza dubbio un classico in quando si distingue per la sua influenza duratura e la sua capacità di rimanere attuale nel tempo, offrendo spunti di riflessione su temi universali.
La sua caratteristica principale è sicuramente la sua rilevanza e influenza cultura che lo rende un punto di riferimento in letteratura francese. A livello strutturale condivide con tutti i romanzi del genere gli elementi fondamentali di personaggi, ambientazione, trama, conflitto e punto di vista, ma si distingue per il suo impatto nel tempo.
Nanà è un classico che continua a essere letto e discusso nel tempo, offrendo significati sempre nuovi a lettori contemporanei come la sottoscritta. Mantiene la sua rilevanza anche quando il contesto storico è cambiato.
Ovviamente anche Nanà , ha lasciato una traccia significativa nel linguaggio, nella cultura e nella società . Si può considerare un classico anche per il fatto che rappresenta un punto di riferimento per le opere successive, venendo letto come parte di una "genealogia" letteraria.
Vediamo se gli elementi strutturali sono comuni a tutti gli altri romanzi del genere:
. i personaggi sono figure che vivono la storia del tempo in cui è narrata, con i loro obiettivi, paure e desideri.
. Vi è il conflitto, ossia la tensione centrale che muove tutta la narrazione.
. La trama è presente, infatti vi è una sequenza di eventi che guidano me lettrice attraverso la narrazione.
. L'ambientazione, ossia il luogo e il tempo in cui si svolge la storia, che ha creato un'atmosfera specifica.
. Punto di vista presente, ossia le prospettive attraverso le quali viene raccontata la vicenda.
Come in tutti i classici, vi è la mescolanza di realtà e finzione, dove si intrecciano personaggi e vicende inventate con eventi storici realmente accaduti; in questo romanzo si descrive dall'interno la vita del Secondo Impero e il suo sistema di valori.
Probabilmente non è un romanzo indimenticabile, ma si nasconde nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio individuabile.
Vi è eccellenza nella forma e ricchezza nel contenuto, sia che piaccia o meno. E' un classico legato a preferenze soggettive che rispondono a scelte estetiche o letterarie; nel mio caso risponde ad una preferenza letteraria, promuovendo la trama e il genere, i dialoghi e l'empatia, non amando ma "odiando" la protagonista ma che, in ogni caso ha saputo smuovere sentimenti ed emozioni durante la lettura, condividendo oppure no quanto letto.
E' la prima volta che leggo questo romanzo ed è stata una scoperta, posso considerarlo "un mio classico" in quanto non mi ha lasciato indifferente e mi è servito per definire ma stessa in contrasto con il romanzo stesso.
Sono tanti i personaggi del romanzo, ma vediamo quali sono i principali:
- Nanà , l'attrice e prostituta protagonista, descritta come bella, capricciosa e insolente, priva di talento ma con una bellezza tale da incantare il pubblico e gli uomini. "Dalla brava figliola emergeva la donna inquietante, portatrice della ventata di follia del suo sesso, spalancando l'ignoto del desiderio. Nanà continuava a sorridere, ma con il sorriso aguzzo della mangiatrice di uomini."
- Conte Muffat, un uomo ricco e influente, tra i suoi amanti più importanti, che viene condotto alla rovina e alla disperazione da Nanà .
- Louiset, il figlio di Nanà che lei abbandona alla zia.
- La zia di Nanà , che si prende cura di Louiset.
- Zoe, la domestica di Nanà .
- Altri amanti e personaggi, il romanzo presenta una vasta gamma di personaggi che orbitano attorno a Nanà , tra cui un banchiere, un impresario, e altri uomini che lei seduce e rovina
La caratterizzazione dei personaggi è dominata dalla ricchezza di dettagli quasi scientifici e dalla dualità dei personaggi, che rappresentano un mondo decadente.
Nanà è descritta fisicamente in modo dettagliato, con una bellezza prorompente che è l'unica vera risorsa. Questa bellezza è la sua arma ma anche la sua condanna. I personaggi che le orbitano intorno sono anch'essi simboli di una società corrotta dall'ipocrisia, dal vizio e dalla volgarità .
La vicenda si svolge in un'epoca storica, nella Parigi del Secondo Impero, nella seconda metà del XIX secolo, che va dal 1852 al 1870. L'azione si concentra sugli anni che precedono la guerra franco-prussiana e il crollo del regime. Il romanzo è ambientato nel mondo scintillante e corrotto del teatro d'operetta e dell'alta società , ma scende anche nei quartieri più bassi, mostrando le conseguenze devastanti del vizio e della decadenza morale.
Il narratore è esterno e la storia è raccontata in terza persona. La focalizzazione è esterna, infatti il narratore descrive gli eventi e i comportamenti dei personaggi senza accedere ai loro pensieri più intimi, è fuori dalla storia, estraneo quindi, non partecipa ai fatti, non presenti grandi descrizioni e la narrazione è del tutto lineare. Sebbene la focalizzazione esterna sia dominante, il punto di vista si sposta occasionalmente in una focalizzazione interna su Nanà per esplorare i suoi pensieri e le sue sensazioni. Questa focalizzazione è necessaria per comprendere il suo carattere distruttivo e la sua visione del mondo. Abbiamo un narratore onnisciente, in quanto conosce i pensieri, i sentimenti e il destino di tutti i personaggi, anche se nel Naturalismo si tende a un'apparente oggettività .
Ma quali sono i temi principali del romanzo? Vediamo:
- La decadenza morale e sociale del Secondo Impero francese, Zola utilizza infatti la storia di Nanà per mostrare la corruzione morale e la superficialità di un'epoca dominata dal lusso, dal gioco e dalla sregolatezza.
- Il piacere e la corruzione, il romanzo è un'indagine profonda sulla natura del piacere. Nanà con la sua bellezza e il suo fascino diventa una forza distruttrice che porta gli uomini ricchi e influenti alla rovina economica, morale e psicologica, godendo della loro disperazione.
- Ereditarietà Sociale, Nanà rappresenta la corruzione ereditaria. La sua storia è un esempio di come i vizi e le pulsioni della carne possono corrompere le fondamenta della società , partendo da un individuo di umili origini.
- Forza distruttrice della natura, la bellezza della protagonista è paragonata a una forza della natura che genera distruzione.
Il linguaggio utilizzato si alterna in linguaggio letterario che si manifesta nel registro narrativo più elevato e in linguaggio popolare. Questo modo di utilizzarlo serve per rappresentare fedelmente l'ambiente sociale in cui si muove la protagonista e alla stesso modo ha permesso a me lettrice di immergermi nella realtà dei personaggi attraverso un linguaggio diretto e spontaneo.
Il registro è realistico e naturalistico, focalizzato sulla descrizione oggettiva e dettagliata della realtà , anche nei suoi aspetti più degradati e volgari. Zola adotta uno stile descrittivo e a volte crudo, per rappresentare la decadenza morale e sociale del Secondo Impero francese attraverso la storia della protagonista.
Vi è una sequenza narrativa cronologica con ampie descrizioni dettagliate degli ambienti, degli stati d'animo e dei pensieri dei personaggi. Il ritmo narrativo è piuttosto dinamico e variegato con un contrasto di scene lente a passaggi più veloci e incalzanti. Il lessico utilizzato è realistico e descrittivo con termini specifici legati all'epoca e agli ambienti rappresentati; quindi il vocabolario spazia tra parole colte a quelle più popolari. La sintassi è caratterizzata da frasi complesse ed elaborate.
Dal punto di vista oggettivo il libro:
- La storia è oggettivamente interessante e si rileva una bravura stilistica che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. Un bel contenuto e uno stile ben curato.
- L'opera è scritta bene, in quanto le norme della grammatica italiana sono state rispettare, qualche piccolo refuso trovato ma nessun errore di ortografia o sintassi.
. Buona logicità nella conduzione della storia, dove il filo conduttore e la coerenza fra i piani narrativi non sono mai traditi da stravaganze senza senso. La storia si snoda seconda una conseguenza di azioni e reazioni che non fuoriescono dal binario della narrazione.
- Discreta caratterizzazione dei personaggi, in quanto presentano caratteristiche ben precise che hanno dato vita a figure concrete, anche se ho trovato alcuni tratti analoghi nel carattere e negli atteggiamenti di uomini ma anche di donne al difuori di Nanà , e qualche volta mi hanno indotto in confusione nel distinguerli. Il quadro psicologico è stato abbastanza chiaro per alcuni, per altri poco precisi e concordanti.
- Buona l'efficacia dei dialoghi, l'interlocuzione non banale o superficiale, si accorda con il contesto e li ho trovati comunque emozionanti, mi hanno suscitato delle reazioni positive o negative.
Dal punto di vista soggettivo, invece:
- La storia ha il fattore X, per me un libro scontato, ho immaginato l'esito della storia e non mi sono sbagliata, anche se l'ho trovato sicuramente originale.
- La narrazione non contiene gli stereotipi largamente e banalmente condivisi.
. Mediocre la capacità di coinvolgere, la storia narrata non ha generato in me grande curiosità e interesse, non mi ha rapito al punto da indurmi a subordinare ogni altro mio interesse alla lettura del libro. Non ho provato immedesimazione in nessun personaggio, anche se ho condiviso emozioni leggendo particolari frasi che mi hanno colpito. Ho provato empatia verso i personaggi: amati no, mi alcuni li ho odiati, detestati e sono riuscita, anche se non in modo costante, ad entrare nelle loro teste, capire il loro modo di ragionare, i loro sentimenti anche se non ho "vissuto" completamente le loro vite.
- Scarso effetto sorpresa, nessun elemento impensato è intervenuto a sconvolgere i piani o a sovvertire ordini, tutto piuttosto prevedibile come si sarebbe conclusa la storia e la parte finale non ha suscitato grandi emozioni e il mio entusiasmo non ha subito alcuna indomabile impennata.
- Scarsa capacità di lasciare il segno a lettura conclusa, un libro a cui non affido un posto d'onore fra le mie preferenze, che non rileggerò sicuramente in futuro. Non ho avuto bisogno di tempo per staccarmi dalla storia e dai personaggi e smaltire ciò che avevo letto dopo essere arrivata all'ultima riga. Ma sono contenta di averlo letto come arricchimento del mio bagaglio culturale in merito alla letteratura francese.
Ero dentro abbastanza al libro, anche se mi sono "un po' persa" tante volte. Complessivamente il romanzo mi è sembrato interessante, abbastanza avvincente, in alcune parti un pochino noioso, poco stimolante, ma istruttivo per certi versi e la lettura non sempre facilissima.
Cosa mi è piaciuto? In generale la storia, il fatto che mi abbia coinvolto abbastanza, emozionato e abbia suscitato in me reazioni sia positive che negative. Le descrizioni mai volgati ma eleganti come, ad esempio, quanto racconta la nudità di Nanà o nei momenti di sesso, mai una parola fuori posto o volgare. Inoltre, ho trovato bellissime alcune descrizioni di ambiente.
Cosa non mi è piaciuto? I capitoli sono troppo lunghi e mi impedivano di concludere ogni singolo capitolo in una sessione di lettura. Alcune bestemmie trovate, mi hanno urtato. Mi ha innervosito e ho odiato Nanà quando si dimentica del figlio.
Non ho un personaggio preferito mentre Nanà non l'ho proprio sopportata, l'ho trovata egoista, che pensa solo a sé stessa, al suo piacere e ai soldi senza tener conto di niente e nessuno.
Emile Zola è un autore per me troppo prolisso ma importante per la letteratura francese e che sono felice di aver letto. E' il primo libro che leggo di questo autore e mi piacerebbe leggere qualche altra sua opera perchè con questo libro mi ha trasmesso molte emozioni contrastanti e ha saputo coinvolgermi abbastanza nella storia narrata.
Nanà simboleggia la rovina della società , incarnando l'ipocrisia e la pochezza dei suoi comportamenti. L'autore attraverso il suo stile naturalista, mette in scena una realtà degradata per stimolare un cambiamento sociale. Egli cerca di studiare il comportamento umano in casi limite per evidenziare i meccanismi che li governano inserendo questo romanzo nella teoria del "romanzo sperimentale".
Atmosfera ---) Drammatica
Personaggi ---) Ben Delineati
Trama ---) Ben Strutturata
Stile ---) Realistico e Naturalistico
Il romanzo è stato adattato in diversi film, tra cui il più noto è del 1955 diretto da Christian-Jacques.
Nanà non ha vinto premi letterari specifici.
Storia divisa in quattordici capitoli lunghissimi con un font-medio. Nella parte finale, c'è una sorta di post-fazione intitolata "Nanà : Immagine allo specchio", i cenni biografici e la bibliografia ragionata.
Anche questo Mio Diario di Lettura del libro Nanà di Emile Zola finisce qui. Chi di voi lo ha letto? Cosa ne pensate? Vi piacerebbe leggerlo? Aspetto i vostri commenti!
Un bacione e alla prossima




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