sabato 30 settembre 2023

RECENSIONE "L'UOMO CHE CREDEVA DI NON AVERE PIÙ' TEMPO" DI GUILLAUME MUSSO 📚

 




Buongiorno Stelline ^_^

Oggi vi parlo di un libro che ho da tantissimo tempo nella mia libreria nell'edizione Mondolibri e mettendo in ordine "lo scaffale della vergogna" l'ho ritrovato tra le mani e ho iniziato subito a leggerlo e si tratta di un romanzo davvero bello e sono felice sia arrivato, finalmente, il suo momento!


Titolo: L'Uomo che credeva di non avere più tempo

Autore: Guillaume Musso

Casa Editrice: Rcs Libri Spa

Data Pubblicazione: 23 Gennaio 2008

Genere: Narrativa 

Traduttore: Fabrizio Ascari

Pagine: 373


Isola di Nantuchet, autunno 1972. Nei fiammeggianti colori dell'estate indiana, due bambini stanno giocando in riva a un lago quando un cigno maestoso si posa ad ali spiegate sull'acqua, lanciando un lungo grido. Affascinata, la piccola si sporge per accarezzarlo, perde l'equilibrio e cade. Il suo compagno di giochi la vede muoversi sempre meno, intrappolata in una morsa di gelo, e si tuffa in suo aiuto. Riesce a spingerla in salvo, poi le forze gli vengono meno, qualcosa lo tira verso il fondo, e tutto si fa nero. Nero e freddo.

New York, ai giorni nostri. Nathan Del Amico è uno degli avvocati più famosi della città. Ha fatto una carriera davvero invidiabile, che però ha pagato a caro prezzo: preso com'era dalla scalata al successo, ha lasciato che un vuoto si insinuasse tra lui e la moglie Mallory, l'unico amore della sua vita, e l'ha persa. Lei è tornata a San Diego dai genitori, portando con sé la piccola Bonnie, la figlia che Nathan adora e che ormai riesce a vedere così di rado. E' un uomo solo, diviso tra il lavoro e i rimpianti. 

"Pervaso dal vuoto immenso che aveva provato quando lei se n'era andata. Un vuoto che lo divorava interiormente da parecchi mesi. Non aveva mai sospettato che il dolore avrebbe potuto assumere quella forma. Si sentiva solo e infelice."

Un giorno riceve una visita inaspettata: un uomo che non ha mai visto prima, Garrett Goodrich, si presenta nel suo ufficio. E' un medico di chiara fama, così sembra, eppure farnetica cose senza senso, sostiene di essere in grado di riconoscere le persone prossime alla morte, e di avere una missione da compiere. Scetticismo, incredulità, rifiuto e ribellione: Nathan passa attraverso tutte queste fasi ma, via via che le prove di quanto afferma Garrett si fanno inconfutabili - e spaventose -, si convince sempre più che quell'uomo, lungi dall'essere visionario, è lì per lui.

"Certo, quell'uomo lo metteva spesso a disagio ma, ogni tanto, si sentiva anche in comunione perfetta con lui, come con un parente,e faceva fatica a spiegarsi quei sentimenti contraddittori."

In una frenetica corsa contro il tempo, Nathan è costretto ora a rimettere in discussione tutte le sue scelte, a porsi domande troppo a lungo rimandate e su quel che più conta nella vita, a riscoprire emozioni e sentimenti ai quali aveva voltato le spalle. E la prima a cui chiedere perdono è proprio Mallory, l'unica donna che abbia mai amato e che potrebbe mai amare, se ancora avesse tempo...

"Ancora sotto choc, disse però che anche lui doveva cercare di far fronte alla situazione. Aveva sempre combattuto. Non sapeva ancora bene come avrebbe fatto, ma non se ne sarebbe stato con le mani in mano. Perché cominciava a sentire l'urgenza. L'urgenza di tutto."




L'uomo che credeva di non avere più tempo con il suo ritmo serrato di un romanzo suspense e la delicatezza dei sentimenti di una grande storia d'amore, è una sapiente unione di emozione e mistero, un viaggio che squarcia il velo delle apparenze varcando i confini tra la vita e la morte. Una storia che, pagina dopo pagina, mi ha sempre più coinvolto e che ha saputo toccarmi il cuore.

L'autore ha uno stile semplice ma molto curato ed è il primo romanzo che leggo scritto da lui e mi è piaciuto molto e attraverso questo libro ho apprezzato il suo modo di narrare la storia e soprattutto il suo modo di affrontare un tema davvero delicato come la morte e ha saputo farlo in modo semplice, curato e assolutamente originale e molto profondo senza diventare pesante.

Il protagonista di questa storia è Nathan Del Amico, un avvocato di successo che dedicando la maggior parte del suo tempo alla sua professione per diventare ricco e famoso, ha trascurato e perso la donna della sua vita e la sua figlioletta Bonnie, trasferitesi ormai dall'altra parte di New York. Nathan si sente molto solo e vuoto senza di loro ed è convinto che non smetterà mai di amare Mallory, una donna meravigliosa che conosce fin da quando erano bambini.

Tutto cambia quando Nathan incontrerà uno strano individuo, Garrett Goodrich che gli dirà di avere un dono molto particolare, visto che dice di riconoscere le persone che stanno per morire... Nathan lo crede un pazzo e all'inizio non molto idilliaco il loro confronto e prova in tutti i modi ad allontanarlo dalla sua vita non credendo ad una sola parola di questo medico bizzarro. Fino a quando costretto ad assistere a molti eventi che dimostreranno la veridicità di ciò che il medico afferma, Nathan si renderà conto della verità e si convince ormai che i giorni per lui sono contati e deve assolutamente fare qualcosa per recuperare il rapporto con le sue donne e sistemare alcune cose prima di morire.

Nathan è un personaggio che è cresciuto molto con lo scorrere delle pagine, all'inizio mi stava un pochino antipatico ma continuando a leggere di lui e "vedendolo" cambiare, mi entrato sempre di più nel cuore fino a considerarlo una persona meravigliosa. Mi sono resa conto verso la fine del primo capitolo dell'amore immenso che prova per la sua ex moglie e di quanto si senta perso e solo senza di lei e senza la sua bambina. Ho percepito e sentito il suo dolore e da quel momento ho capito che avevo voglia di conoscerlo "conoscerlo" e capirlo di più.

L'uomo che credeva di non avere più tempo è una storia che, implicitamente, ci pone delle domande: cosa farei se qualcuno mi facesse pensare che sto per morire? Continuerei a vivere come sto facendo oppure cercherei di sistemare e risolvere ciò che nella mia vita non funziona o mi sembra sbagliato? Nathan si rende improvvisamente conto di aver dedicato troppo tempo alla carriera, ai beni materiali perdendo di vista le cose più importanti come gli affetti che ha trascurato e che forse ha perso per sempre, è qui che fa di tutto per rimettere in ordine la sua vita e sono convinta che anch'io, probabilmente cercherei di fare se pensassi di non avere più tempo!

Un libro leggero, dinamico e semplice che fa riflettere sul tema predominante della storia, ossia la morte e su quanto ogni attimo sia importante per noi e quindi bisognerebbe viverlo al meglio, dare il giusto valore alle persone, ai sentimenti e alle cose più importanti, come la vita stessa.

Alla fine di questo romanzo non posso che condividere il messaggio che si nasconde, ossia che gli affetti danno un senso alla nostra esistenza e l'amore può farci giungere alla pienezza della vita.

L'idea dell'autore è buonissima, una storia ben scritta, originale, uno stile che ho trovato ricco, di registro quotidiano con predominanza di sequenze riflessive, descrittive e anche dialogiche. Non vi sono discorsi bizzarri o strani e la storia si snoda secondo una conseguenza di azioni e reazioni che non fuoriescono dal binario della narrazione.

Il world bilding c'è e anche le descrizioni dei personaggi sono buone e ho provato empatia per il protagonista, l'ho seguito con molta curiosità e mi ha fatto anche tenerezza e in alcuni momenti mi è piaciuta molto la "crescita" di Nathan e sicuramente vi è anche un evento impensato che mi ha sconvolto e che non prevedevo assolutamente!



Guillaume Musso è nato ad Antibes, nelle Alpi Marittime, il 6 giugno 1974, è un romanziere e docente francese, di origine italiana. A 19 anni si è trasferito per mantenersi vendeva gelati. Rientrato in Francia, si è laureato in Scienze economiche all'università di Nizza. Fra un romanzo e l'altro, insegna e tiene corsi di formazione ad Antibes. Con L'Uomo che credeva di non avere più tempo ha vinto il primo premio al Festival Internazionale di Cinema e Letteratura di Monaco per il romanzo "più adattabile per lo schermo".




L'uomo che credeva di non avere più tempo sicuramente non è un capolavoro ma un buonissimo romanzo, che mi ha toccato il cuore e che ho trovato una lettura piacevolissima con un tema molto profondo che fa molto riflettere e che consiglio a tutti di leggere!



La recensione di L'Uomo che credeva di non avere più tempo di Guillaume Musso finisce qui. Chi di voi ha letto questo libro? Cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!

Un bacione e alla prossima!






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