Buongiorno Stelline ^_^
Oggi vi parlo di una lettura fatta nel
mese di novembre e si tratta di una Graphic Novel edita dalla Mondadori in
edizione Oscar Ink uscito il 16 maggio 2017 e composta da 208 pagine.
Il libro in questione è Monstress – Il Risveglio di Marjorie Liu e Sana Takeda
e si tratta del primo volume della serie Monstress, il cui titolo
originale è semplicemente Monstress ed è tradotta da Chiara Libero.
Ho letto alcune recensioni e ho sentito
parlare di questa serie da molte blogger e youtuber che seguo e da molto tempo
ero incuriosito e volevo leggere almeno il primo volume per constatare se mi
fosse piaciuto oppure no.
Marjorie Liu è una scrittrice
statunitense e autrice di moltissimi fumetti e romanzi di paranormal romance e
urban fantasy, tra cui le serie The Hunter Kiss e Tiger Eye in America.
Sana Takeda, invece, è una
fumettista e illustratrice giapponese nota per il suo lavoro su questa saga,
due volte vincitrice del premio Hugo.
Monstress Il Risveglio è stato insignito del British
Fantasy Award come miglior fumetto e miglior graphic novel a tema fantasy, nonché
del premio Hugo.
LA MIA RECENSIONE DI MONSTRESS
Monstress è una storia ambientata in un continente
immaginario che ricorda moltissimo l’Asia agli inizi del ventesimo secolo,
diviso a metà da una grande muraglia e retto da società strutturate su base
matriarcale, dove anche gli eserciti sono composti perlopiù da donne.
La protagonista della storia è Maika Halfwolf,
una ragazza arcanica che, nel corso della guerra tra la sua razza e gli umani,
ha perduto, in circostanze non molto chiare, la madre Moriko e il suo
avambraccio sinistro. Dal moncherino appaiono occasionalmente dei tentacoli occhiuti
di un mostro misterioso, il quale, benché la renda estremamente potente, al
contempo provoca in lei una innaturale “fame”, che, quando prende il
sopravvento, induce la ragazza ad uccidere le creature che le stanno accanto.
Maika vuole delle risposte, ma questo la porta a
confrontarsi con questo mostro e finisce in una base dell’ordine monastico
delle Cumaea, ossia delle streghe che traggono il potere dalle ossa degli
Arcanici. Inizierà così un pericoloso viaggio insieme ad una bambina arcanica
Kippa e Ren Mormorian, uno strano gatto che sembra essere molto saggio e
particolare.
“Anni fa, tutti insieme, cercavano qualcosa… quel qualcosa
che mi ha creato”.
Monstress è una graphic novel fantasy che mi ha
tenuta compagnia durante l’ultima settimana di ottobre e i primi giorni di novembre
e posso dire che non è una lettura che mi ha particolarmente conquistato e non
si è dimostrata all’altezza delle mie grandi aspettative in merito.
Sicuramente si presenta in una cover stupenda
perfetta per la storia di cui è il biglietto da visita, è meravigliosa anche da
sfogliare perché ha, al suo interno, dei disegni bellissimi, ricchi di dettagli
che mettono sicuramente voglia di leggerla aspettandosi una storia altrettanto
bella come i disegni che la compongono.
La vicenda si svolge in un’epoca fantastica,
immaginaria e procede secondo un ordine artificiale, nel senso che inizia a
raccontare i fatti da un qualsiasi momento e questo personalmente ha creato in
me moltissima confusione come tutto il resto della storia stessa.
I temi principali che rilevato sono
sicuramente la lotta, sia anteriore sia nel mondo in cui ci troviamo, contro la
disumanizzazione; l’amicizia, soprattutto tra donne e il razzismo e lo
schiavismo degli Arcanici, che vengono rapiti, schiavizzati appunto e mutilati,
per nutrire la sete di potere delle streghe umane.
Sinceramente non ho apprezzato molto la
caratterizzazione della protagonista, non sono riuscita a comprenderla fino in
fondo e il sentimento che ha prevalso in me è stata solo una grandissima
confusione nonostante l’ambientazione sia affascinante e i personaggi stessi
disegnati in maniera impeccabile!
Il primo volume di Monstress
non mi ha incuriosito più di tanto, non mi ha coinvolto e non mi ha rapito a
tal punto di non vedere l’ora di continuare la lettura, sono stata “costretta”
a finirla e una volta chiuso il libro ero felice di averlo terminato. La fine
non mi ha sconvolto, non ho rilevato un effetto sorpresa o una curiosità tale
da proseguire la lettura dell’intera saga e infatti, mi fermo qui perché proprio
non mi ha appassionato. Non ho dovuto smaltire la storia e staccarmi dai
personaggi a lettura conclusa, mi sono chiusa la vicenda alle spalle
tranquillamente senza alcun problema ed ero già pronta a intraprendere la
lettura di un nuovo libro.
Sicuramente il punto di forza di questa
graphic novel è il disegno, l’attenzione di ogni minimo particolare e la mia
valutazione non scesa al di sotto delle tre stelline e proprio per premiare i disegni
e la splendida copertina.
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interessate al libro: https://amzn.to/3F8SVH5
Bene stelline, anche questa
recensione di uno degli ultimi libri che ho letto, finisce qui. L’avete letta
questa serie? Cosa ne pensate? A voi è piaciuto il primo volume della serie?
Siete d’accordo con me? Fatemelo sapere in un commento qui sotto! Vi mando un
bacione e alla prossima!
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