Un'altra recensione di un
altro libro letto tanto tempo fa e di cui avevo già fatto la mia Review sul
sito di Ciao.it, dove tutt'ora scrivo.
Il libro è BACI E BISCOTTI di Victoria Chancellor
Il libro è BACI E BISCOTTI di Victoria Chancellor
Vi lascio alla review che avevo fatto
e volevo avvisarvi che il libro è nella lista
di libri che ho intenzione di vendere. Se qualcuno è interessato scrivetemi al
mio indirizzo mail dsalvadei@yahoo per informazioni.
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...etc... si sa ogni libro è un mondo a sè ed ogni parere è soggettivo...
Un bacione e alla prossima
Dany ^_^
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...etc... si sa ogni libro è un mondo a sè ed ogni parere è soggettivo...
Un bacione e alla prossima
Dany ^_^
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Titolo della mia
recensione: La Signora dei Biscotti…
Vantaggi: una
storia carina, piacevole da leggere che farà passare ore rilassanti di lettura.
Svantaggi: secondo
me alcuni momenti poco approfonditi e un pochino superficiali.
Mercoledì, 8
Febbraio 2006
Cosa succede,
quando una pasticcera è “cotta” del suo capo? E quando lui ha un disperato
bisogno di una nuova “ricetta” per la sua azienda?
Greg Rafferty,
giovane di trentadue anni proprietario della Huntington Foods una ditta che
produce biscotti, è nei guai: gli affari sono in crisi e l’unica soluzione per
risollevare la sorte dell’azienda di famiglia consiste nel ricostruire
l’immagine della società stessa. Si reca così in un paesino del Texas, chiamato
Ranger Springs, in cerca del “testimonial” adatto per compiere questo
particolare compito di offrire la propria immagine per rendere ancora
credibilità ai prodotti dell’azienda. Il “testimonial” a cui pensa Greg è un perfetto
sconosciuto, anzi una perfetta sconosciuta che da anni lavora per la sua
azienda come pasticcera in anonimato. Quando Greg si trova faccia a faccia con
la donna, ne rimane a dir poco allibito: Carole Jacks non è affatto l’anziana
donna che lui immaginava, ma una donna di ventotto anni. Molto bella, con delle
gambe pazzesche e un sorriso dolcissimo ma allo stesso tempo deciso… Riuscirà
Greg a convincere Carole a lasciare il Texas ed aiutarlo a ridare attendibilità
alla sua azienda?
Ho finito proprio
ieri sera questo libretto ed eccomi qui stamattina a scriverne le mie
impressioni. Un libro piacevole da leggere, una storia carina, simpatica e
rilassante anche se personalmente non mi ha suscitato particolari emozioni e i
protagonisti stessi non mi hanno coinvolto nella loro storia. Molto semplice e
scorrevole come lettura ma poco emozionante e con un finale che non ha
suscitato sorprese, un po’ superficiale e poco approfonditi determinati
momenti.
E’ il primo libro
che leggo di Victoria Chancellor, un’autrice che non avevo mai sentito
nominare, e ho trovato il suo stile semplice e abbastanza dettagliato il suo
modo di raccontare e descrivere i vari personaggi e le varie situazioni anche se
non mi ha suscitato grosse emozioni con questa storia, ma spero di poter avere
l’occasione per poter leggere qualche altro suo libro per poter migliorare il
mio giudizio su di lei.
Un libro che
consiglio di leggere a chi ama le storie semplici, a lieto fine ma non
aspettatevi grandi colpi di scena e particolari emozioni, una storia che vi
farà rilassare per qualche ora…
Voto: 6
Copertina: 7
carinissima, i due innamorati fotografati rappresentano benissimo i due
protagonisti.
Titolo: 6
Titolo Originale: The C.E.O. and the Cookie Queen
Traduzione: Paola
Ingenito
Casa Editrice:
Harlequin Mondadori Spa.
Edizione:
Collezione Harmony Gennaio 2005 nr.1993.
Anno Copyright:
2003
Il libro appartiene
al genere: romanzi rosa.
Pagine: 155
Data Inizio
Lettura: 01.02.2006
Data Fine Lettura: 07.02.2006
Canale: in edicola.
Victoria
Chancellor, americana, vive nel Texas, tra i suoi hobby c’è la pittura, gli
animali domestici, e adora andare a mangiare nei ristoranti. Lei stessa
dichiara che ogni volta che inizia a scrivere una storia perde piacevolmente il
senso del tempo.
Vi
scrivo la prima parte del primo capitolo:
In
mezzo all’arena, un vitello bianco e nero tentava di scappare dalla carica di
un cavallo dagli occhi di fuoco e di un cavaliere altrettanto determinato.
Greg
vide il cowboy roteare un lazo. Il cappio si depositò sul collo della bestia,
si strinse forte e la atterrò. “Non fa male?” chiese con una smorfia all’uomo
alto e ossuto accanto a lui.
L’uomo
si spinse indietro il cappello impregnato di polvere e di sudore. “Fa male a
cosa?”
“Al
bovino.”
L’uomo
socchiuse gli occhi e gli rivolse uno sguardo curioso, poi domandò: “Non è di
queste parti, giusto?”
“Già…
Ma è solo un cucciolo.”
“Non è
mai stato in mezzo ai buoi da macello?”
“no,
direi di no”
“Mai
mangiato carne di vitello?” chiese l’altro con un sorriso sdentato. Greg
ringraziò in silenzio il dentista da cui i genitori lo avevano trascinato.
Potevano non avergli dato tutto, ma buoni denti sì.
Invece
di rispondere, si girò verso l’arena.
“Dieci
punti” riferì lo speaker. !questo colloca Tim Roberts al terzo posto. Bella
prova, Tim. La gara di oggi è conclusa.”
Uno
scroscio di applausi seguì la menzione del vincitore e del secondo arrivato.
Dal fondo dell’arena entrò un trattore con un attrezzo per livellare la
superficie del terreno. Una piccola nuvola si sollevò e si riposò come fosse
stanca del calore estivo.
Se il
resto della folla poteva sopportare la polvere e la canicola, poteva farlo
anche Greg. Oltretutto, lui aveva un’ottima ragione per essere in Texas ad
agosto e stare in un recinto che era il doppio di uno degli enormi forni della
Huntington Foods.
L’uomo
ossuto si allontanò. Greg mise una mano nella tasca posteriore… dove avrebbe
tenuto la sua scatola di tabacco, se fosse stato un vero cowboy, e tirò fuori
il volantino che elencava gli eventi del 4-H, la manifestazione indetta dal
Ministero per insegnare ai giovani le tecniche della coltivazione e
dell’allevamento del bestiame. Il prossimo appuntamento era la gara giovanile
dei manzi. Greg non era certo se fossero le persone che si esibivano o i manzi,
ma in ogni caso la gara coinvolgeva Carole Jacks.
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