venerdì 4 ottobre 2013

LA LEGGE DEL DESIDERIO di Patricia Potter

Un'altra recensione di un altro libro letto tanto tempo fa e di cui avevo già fatto la mia Review sul sito di Ciao.it, dove tutt'ora scrivo.


Il libro è LA LEGGE DEL DESIDERIO
 di Patricia Potter




Vi lascio alla review che avevo fatto.


Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, se lo avete letto, se vi ispira la lettura...

Ciao 
Dany ^_^


Anno Copyright: 2010.
Genere: Romanzo Rosa.
Casa Editrice: Harlequin Mondadori Spa.
Edizione: Harmony Temptation Giugno 2011.
Titolo Originale: The Lawman.
Traduzione: Elisabetta Frattini.

Patricia Potter
Con più di trenta romanzi, tradotti in quindici paesi diversi, Patricia Potter è una tra le più affermate scrittrici di narrativa storica. Vincitrice di prestigiosi premi e di riconoscimenti letterari, prima di dedicarsi alla scrittura è stata cronista presso l’”Atlanta Journal”, quindi preside di una società di pubbliche relazioni. Vive a Memphis, nel Tennessee, in compagnia dei suoi tre affezionatissimi cani.

IL LIBRO

Ambientato in un paesino chiamato Gideon’s Hope, Stato del Colorado nel 1876.
In una città fantasma del Colorado troviamo una ragazza, Samantha Blair, cresciuta, dopo la morte della madre, dai suoi tre padrini, tre fuorilegge che la adorano e la proteggono.
Una donna davvero speciale che sa occuparsi del saloon in cui è cresciuta, dei suoi padrini e soprattutto sa sparare. Una giovane donna, ancora ingenua e che non sa cosa sia l’amore, fino il giorno in cui nel paese arriva uno sceriffo tenebroso ed affascinante, che vuole catturare uno dei suoi amati padrini perché, secondo lo sceriffo, ha rapinato una diligenza assassinando sua cognata. Sam cerca di impedire la cattura sparandogli ad una gamba a Jared Evans, pentendosi subito dopo e curando la ferita e aiutandolo a guarire. Dovrebbe odiare quest’uomo, ma il desiderio prende il sopravvento e senza volerlo si lascia andare a questo sentimento intenso mai provato prima d’ora.
Ma chi è veramente Jared Blair? Dice la verità? E’ possibile che uno dei suoi adorati padrini abbia ucciso davvero una donna? E soprattutto come resistere al fascino tenebroso dello sceriffo?

La protagonista della storia è Samantha Blair, una ragazza molto carina dai riccioli corti con riflessi ramati e occhi color dell’ambra con pagliuzze d’oro. Molto intelligente, perspicace, competente, spontanea, forte determinata, gentile e tanto dolce quanto vulnerabile.
Un personaggio che mi è piaciuto abbastanza, lo trovata molto carina, e molto innocente per quanto riguarda il sentimento d’amore, tanto da non riuscire a comprendere questa forte attrazione verso l’uomo che vuole arrestare uno dei suoi amati patrigni. Sam mi ha coinvolto abbastanza nella sua storia, mi sono identificata in lei ed ho vissuto con lei le vicende che le si presentavano con interesse.
“L’intensità del suo sguardo lo paralizzò, lasciandolo confuso” (Pag. 189), difficile per Jared Evans, lo sceriffo e  cooprotagonista della storia, resistere al fascino di questa ragazza, vestita come un maschio, ma che ha una sensualità naturale e degli occhi che incantano.  Alto e magro, dai capelli neri e occhi scuri con un alone blu, infossati e la pelle abbronzata. Muscolatura possente, lineamenti duri ingentiliti da una fossetta sul mento. Porta una cicatrice sulla guancia sinistra.
Mi è apparso un uomo affascinante, un bel tenebroso che mi ha intrigato. Mi è piaciuta quella sua aria misteriosa e sofferente che comincia a vacillare dopo aver posato lo sguardo su Samantha. . “E non si era nemmeno aspettata di provare quel fremito nel momento in cui i loro sguardi si erano incrociati. Come se un fulmine l’avesse colpita” (Pag. 194), questa frase rappresenta benissimo la sensazione e l’attrazione che Sam prova appena incrociato lo sguardo del misterioso sceriffo.
Gli altri personaggi del romanzo sono i tre padrini di Sam, ossia:
Mac, l’uomo che sua madre amava e che dopo la sua morte ha fatto di tutto per proteggere Sam e non farle mai mancare niente, anche se questo la portato molto spesso ad infrangere la legge. Sam, dal canto suo prova un affetto profondo per lui e per gli altri suoi padrini, “Era pronta a morire piuttosto che permettergli di arrestare Mac.” (pag. 183).
Archie, il più anziano dei tre padrini di Sam e Reese, sempre in giro a giocare d’azzardo per vincere i soldi da poter investire in un ranch nel Montana dove portare Sam e gli altri amici.
Personaggi tutti e tre positivi, molto protettivi nei confronti di Sam e mi è piaciuto molto questo dolcissimo affetto che li lega.

Diviso in 18 capitoli con un prologo e un epilogo, scritto in terza persona, con 174 pagine.

Mio Commento
“Li prenderò. Fosse l’ultima cosa che faccio. Voglio vederli penzolare tutti dalla forca” (Pag. 180). Tutto parte da questa promessa che Jared, lo sceriffo protagonista della storia, fa a se stesso dopo che dei fuorilegge hanno ucciso la cognata dopo aver rapinato la diligenza su cui viaggiava, Un uomo segnato da un passato doloroso, in cui la morte della moglie Sarah, della figlia piccola e del fratello lo hanno segnato a tal punto da voler solo la vendetta e soprattutto un senso di colpa grandissimo per non esserci stato a proteggere le persone che amava ed essere partito per la guerra.
Una storia davvero carina e due protagonisti che mi sono piaciuti; in Sam mi sono identificata, ho vissuto la storia attraverso i suoi occhi e le sue emozioni e come lei sono rimasta affascinata da questo sceriffo tenebroso ed enigmatico.
Una lettura davvero semplice, scorrevole ed una storia carina e abbastanza coinvolgente. Non mi sono annoiata leggendo il romanzo, anzi, non che sia successo nulla di particolare, ma una storia d’amore molto leggera, carina e da lieto fine.
Non ci sono particolari scene che mi abbiano colpito in modo particolare, sia in negativo che positivo, un insieme d’avvenimenti romantici e passionali ma assolutamente non volgari, descritti con eleganza e stile.
Un finale carino ma prevedibile come spesso accade leggendo questo genere di romanzi molto leggeri e tutti che portano ad un lieto fine più o meno appassionante. Non mi ha colpito ed emozionato più di tanto come finale, in ogni caso, ha confermato il giudizio positivo che mi ero fatta del romanzo stesso.
Ho trovato un solo commento di un’altra persona che ha letto questo romanzo e lo ha definito banale e deludente. Diciamo che non è proprio il massimo dell’emozione ma non lo considero deludente, dai, molto leggero questo sì e abbastanza prevedibile come storia ma tuttosommato, un libro carino letto senza annoiarmi e non perdendo mai l’attenzione mentre leggevo.
E’ il secondo romanzo che leggo di Patricia Potter,  dopo “Gli speroni dello scozzese”, un romanzo Mondadori che mi era piaciuto abbastanza, e in entrambi lo trovata piacevolissima da leggere, con uno stile semplice e un modo dettagliato nel descrivere e raccontare i personaggi e le varie situazioni. Non la trovo per niente volgare nell’affrontare e raccontare scene passionali, anzi, lo fa con molta classe e romanticismo, senza cadere nella banalità come spesso succede di leggere.
Una scrittrice che m’incuriosisce e mi piace, continuerò a leggere i suoi libri appena si presenterà l’occasione.

“Non si può sfuggire al proprio passato” (Pag. 265) una frase che mi ha colpito molto e mi è piaciuta. Verissimo, infatti, qualsiasi cosa tu faccia il passato non potrai mai dimenticarlo e nemmeno sfuggirgli, ti segnerà sempre l’anima e non potrai mai cancellarlo.

Un romanzo che considero buono, carino, leggero che consiglio alle amanti di questo genere di romanzi, che portano ad un lieto fine sicuro e una lettura veloce, semplice e piacevole.

Data Inizio Lettura: 30.08.11
Data Fine Lettura: 05.09.11
Mio Voto:    8

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